Terme: è necessario accelerare i tempi ma senza imboccare strade a fondo cieco.

Le preoccupazione della FILCAMS CGIL di un possibile fallimento dell’azienda.

“Giudichiamo grave, pericolosa e clamorosa la scelta fatta con l’Ordine del Giorno votato dalla maggioranza in Comune volta a condizionare l’azione di uno degli enti proprietari in un contenzioso con la società di gestione delle terme” – afferma Fabio Capponi della FILCAMS CGIL.

“Da tempo, ed in momenti non sospetti, abbiamo come sindacato unitariamente sempre richiamato Comune e Regione ad una gestione unitaria e condivisa della crisi - prosegue Capponi – e lo strappo che si è voluto produrre da parte della maggioranza di centro destra a Montecatini, di fatto aiuta e rafforza la compagine privata che adesso può beneficiare di una proprietà pubblica divisa”. “Ma a queste considerazione si aggiungono le nostre forti preoccupazioni circa la situazione che si è ulteriormente aggravata – ce ne fosse stato bisogno –“ sottolinea Capponi “per il tipo di soluzione che si vorrebbe adottare: la risoluzione del contratto con il gestore privato è una scelta da evitare. Con questo non intendiamo attribuire attestati di affidabilità al partner privato, ma è inaccettabile nell’interesse dei lavoratori e della città, che si aprano contenziosi dall’esito incerto e che di fatto potrebbero portare ad un blocco totale delle attività. Questo a maggior ragione vale per una richiesta di fallimento, che giudichiamo la peggiore delle soluzioni, e ci sfugge l’utilità che ne avrebbero gli stessi creditori, dal momento che l’unico patrimonio della Montecatini Terme SpA, cioè il suo capitale sociale, è stato distolto. In ambedue i casi si imboccherebbero delle strade che non portano ad alcun approdo sicuro, - continua il Segretario della FILCAMS CGIL - forse in un vicolo cieco. I lavoratori e la città hanno bisogno invece di certezze, in tempi brevi, e queste possono essere solo trovate sulla base di soluzioni condivise. La voglia di fallimento che circola in città risponde più agli appetiti e fibrillazioni che le terme hanno da sempre scatenato più che da un interesse dei lavoratori e della città nel suo insieme. Sono considerazioni che gli stessi lavoratori presenti ieri sera davanti all’ingresso dello spettacolo di Panariello facevano – prosegue Capponi - una volta che ha iniziato a circolare la notizia delle dimissioni annunciate dal Sindaco Severi. Facciamo ora un appello alla politica – conclude Capponi - affinché non si pregiudichi quella che noi riteniamo la strada maestra, quella cioè di ritrovare, visti anche gli appuntamenti imminenti, una soluzione in tempi brevi ma condivisa, prevedendo il coinvolgimento anche degli imprenditori locali. Soluzione che l’arrivo di un Commissario prefettizio o l’indizione di nuove elezione al comune farebbero naufragare. Facendo chiudere definitivamente battenti alle terme e alla città.”

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