Da tale data, infatti, le scuole non dovranno più inserire alcun dato di pagamento, e - come già avviene per i supplenti annuali e al 30 giugno - i dati necessari alla liquidazione degli stipendi saranno ricavati direttamente dai contratti. Per questo sono necessarie alcune modifiche nella formulazione dei contratti stessi, che consentano di rilevare tutte le diverse casistiche esistenti.Ci si è perciò soffermati su aspetti quali: il pagamento del sabato e della domenica quando l'orario settimanale sia interamente effettuato nei giorni precedenti; il pagamento di 32 giorni di ferie al personale che abbia maturato 3 anni di anzianità a qualsiasi titolo; i pagamenti degli spezzoni part time; il pagamento dei periodi di sospensione delle lezioni compresi nell'assenza del titolare; contratti in attesa degli aventi diritto, ecc. Problematiche complesse da un punto di vista tecnico, come ben sanno le segreterie che da sempre se ne sono fatte carico ricercando le soluzioni operative ottimali per conciliare la normativa con i diritti dei dipendenti.L'Amministrazione si è impegnata a sottoporre all'attenzione delle Organizzazioni Sindacali le modifiche che dovranno, in via definitiva, essere apportate.Per quanto riguarda l'erogazione dei fondi per pagare le supplenze la FLC CGIL ha fatto presente che – malgrado gli impegni dell'Amministrazione – non erano ancora state rese disponibili su Cedolino Unico le somme necessarie per pagare gli stipendi di marzo, per quelle scuole che con gennaio e febbraio avevano esaurito la disponibilità iniziale. I dirigenti del MIUR hanno, a tale proposito, assicurato che le somme per i contratti stipulati e inseriti a SIDI fino al 12 marzo sono state rese disponibili ma il loro effettivo utilizzo da parte delle scuole è stato ritardato solo da problemi tecnici.D'ora innanzi settimanalmente verranno accreditate le somme che risulteranno necessarie per i contratti inseriti. Anche la chiusura mensile del portale per alcuni giorni, che ha fra l'altro bloccato i pagamenti in quest'ultima settimana, verrà spostata alla metà del mese, in modo da creare minore disagio.Va rilevato, per quelle scuole che trovassero discordanza fra le somme accreditate e i contratti inseriti fino al 12.3, che non si è tenuto per ora conto dei contratti che risultano stipulati “fino all'avente diritto”, perché il MIUR intende verificare se tali contratti siano effettivamente ancora in essere o se – come parrebbe – in molti casi le scuole non abbiano inserito la data di chiusura prima di stipulare un nuovo contratto con le graduatorie definitive.
In via transitoria, per superare questo problema, è stato suggerito di inserire comunque una data di termine in questi contratti, che in questo modo potranno essere rilevati dal sistema.Abbiamo nuovamente segnalato il problema delle scuole che hanno anticipato di cassa per pagare gli stipendi di novembre e dicembre. Ci è stato risposto che per quelle scuole di cui è stato possibile leggere i flussi verrà effettuata una assegnazione straordinaria di fondi, già reperiti, ma che saranno erogati fra qualche settimana poiché il decreto è in fase di registrazione.
Per altre scuole, per le quali non si è riusciti a comprendere il flussi (perché ad esempio la somma inserita come contributi non “quadrava” con il netto), sono in corso di invio lettere differenziate, che chiedono alle scuole di chiarire la situazione ed eventualmente reinviare i dati.
Per le scuole che invece non hanno pagato, ci è stato garantito che le risorse sono state assegnate su Cedolino unico (sempre che i dati fossero chiari e leggibili, in caso contrario si segue la stessa procedura di cui sopra).
È emersa comunque la necessità di “chiudere” rapidamente questa fase di passaggio per garantire realmente tempestività nel pagamento del personale.Nella stessa riunione ci è stato infine preannunciato l'imminente arrivo alle scuole di una circolare che chiarirà i problemi connessi agli acquisti delle scuole e all'obbligo di utilizzare il mercato elettronico. La circolare, alla luce delle normative più recenti, dovrebbe fare il punto e innovare o superare anche alcune disposizioni comprese nel DI 44/2001.
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