A seguito delle nostre richieste si è svolto nel pomeriggio del 9 maggio un incontro di informativa tra i rappresentanti del MIUR e dei sindacati della conoscenza sullo stato dei fatti in tema di dimensionamento della rete scolastica. L’Amministrazione ha fornito i dati in suo possesso che possono subire lievi variazioni di aggiustamento. Le scuole dotate di autonomia passano da 9.131 dell’anno corrente a 8.646 nel 2013-2014, mentre quelle con dirigente scolastico e direttore dei servizi (DSGA) passano da 8106 a 8094 (che diventano 8149 se vengono considerate anche le sedi Centri per l’Istruzione degli Adulti -CPIA). Scompaiono, dunque, altre 485 scuole: un numero superiore a quello preventivato sulla media dei 900 alunni ipotizzato nell’Intesa Stato Regioni. Secondo l’Amministrazione ora vi sono le condizioni per sottoscrivere con la Conferenza delle Regioni l’intesa mancata nel febbraio 2013 semprechè vengano eliminate le misure che impongono di non preporre dirigente scolastico e DSGA alle scuole sottodimensionate, essendo ormai accettato da tutti il parametro della media ottimale dei 900 alunni per istituzione scolastica. Come FLC CGIL abbiamo rimarcato che in tutta questa vicenda è mancata un’azione da protagonista del MIUR che ha subìto le imposizioni del Ministero dell’Economia. Le scuole, come avviene da anni, sono state lasciate sole, nella tempesta degli scontri e dei particolarismi locali, che si potevano superare solo con un'accorta regia nazionale e regionale e con l’approvazione coerente e tempestiva dell’Intesa. Non si vede peraltro come si possa addivenire ad un'intesa fra Regioni e Stato se permangono i diktat economici che intendono come già incamerati i risparmi realizzati con i tagli e che appaiono del tutto incompatibili con la media dimensionale dei 900 alunni. Per questo la FLC CGIL ha ribadito che: Il dimensionamento effettuato va profondamente ripensato perché contrario a basilari principi di buona organizzazione e di un’offerta formativa di qualità (le scuole sovradimensionate e male assortite, e che nessuno ha toccato, benché scaturenti da una normativa incostituzionale quale quella che ha imposto Istituti Comprensivi di almeno mille alunni, sono l’esatto opposto della funzionalità); vanno superate le norme che impediscono la preposizione di dirigente scolastico e DSGA alle scuole cosiddette sottodimensionate (sotto i 600 alunni e i 400 nelle situazioni particolari); va ripensata la stessa media dei 900 alunni che non fa i conti con le specificità territoriali e non tiene conto delle ingestibilità delle scuole sovradimensionate, pluriplesso o insistenti su più comuni. La FLC CGIL ha chiesto che le prossime misure vengano prese tramite un percorso che preveda un incontro propedeutico e preliminare fra tutti i soggetti istituzionali e le Organizzazioni sindacali, e l’approvazione di un'Intesa che venga ripensata in alcuni capisaldi (smantellamento delle scuole sovradimensionate, nuovo più flessibile parametro dimensionale, nessuna scuola autonoma senza dirigente scolastico e DSGA). (fonte FLC CGIL nazionale)
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