*di Renzo Innocenti
Qualche mese fa nel commentare il decreto lavoro del ministro Poletti veniva giustamente ricordato come la serie infinita di formule contrattuali diffusesi nel corso degli ultimi quindici anni non avesse contribuito né a diminuire il tasso di disoccupazione, specie quello giovanile e delle donne, né ad aumentare la produttività delle imprese italiane.