Contratto Cooperative Sociali

In mancanza di risposte adeguate lo sciopero del 4 aprile dovrà essere replicato.
Due sono gli elementi principali che stanno complicando la vertenza per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori delle Cooperative Sociali.

I Ritardi nella predisposizione e nella discussione della piattaforma e l’aumento salariale.
Vediamo su queste due questioni decisive come stanno in effetti le cose.

Partiamo dai ritardi.
Le nostre controparti sapevano perfettamente che una parte del ritardo, era imputabile alla necessità di costruire la rivendicazione economica sulla base di quanto richiesto per il settore pubblico, in modo da evitare che crescesse la differenza tra le retribuzioni di questo ultimo e quelle dei soci lavoratori, ivi compresa la volontà di costruire piattaforme che ci traghettassero verso il contratto unico di settore.

C’era il tempo e la possibilità, di aprire il tavolo di trattativa visto che il 31 di maggio le nostre Confederazioni e le centrali Cooperative hanno sottoscritto l’Avviso Comune contro le Cooperative “spurie”, invece hanno aspettato il mese di ottobre 2007, per scrivere alle OO.SS e solo dopo la risposta negativa delle Centrali Cooperative a un incontro preventivo, hanno accettato di definire il primo incontro, che c’è stato solo il 30 Gennaio 2008 , tempi dettati dalle centrali.

Quanti mesi sono da Maggio 2007 a Gennaio 2008?

Chi ha contribuito di più al ritardo?

Credo che la risposta sia molto semplice.

Questione salariale.

Qui di cose se ne potrebbero dire molte. Limitiamoci alle principali.

Indennità Vacanza Contrattuale (IVC).

La Cooperazione, ha unilateralmente deciso che l’erogazione dovesse iniziare a partire dal mese di Ottobre del 2007, in questo modo non solo mancando di rispettare l’accordo del 23 luglio, ma dimostrando quanto poco interessate fossero ad aumentare, anche se di poco, le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori,

Ma non è questo che volevano le Centrali Cooperative, al di là delle dichiarazioni sull’emergenza salariale.

E la conferma l’abbiamo avuta quando finalmente il confronto si è aperto.

Loro hanno detto che volevano affrontare la questione salariale.

Noi abbiamo accettato la sfida e abbiamo dichiarato che eravamo pronti ad affrontarla e a risolverla.

Le OO.SS hanno soltanto chiesto che a una soluzione adeguata dell’emergenza salariale si accompagnasse la risoluzione anche del tema del nuovo sistema di inquadramento, Su questo hanno

cominciato a nicchiare. Dicendo che i tempi non erano maturi e che la soluzione sarebbe costata troppi soldi.; noi abbiamo dichiarato che potevamo costruirla a “costo zero”

Ma il nodo non era questo.

Perché della questione salariale, in realtà, non hanno mai parlato, dato che subito dopo hanno chiesto che il contratto che volevano firmare doveva valere fino al 31 dicembre 2009.

La riproposizione, in buona sostanza, del modello del contratto quadriennale, e non basato sui due bienni.

Neanche su questo ci siamo rifiutati di discutere, ponendo una sola domanda: quali sono le cifre per “chiudere” il biennio economico 2006-2007?

Per dirla con altre parole: da quale cifra di aumento, al 31 dicembre 2007, si parte per definire l’aumento del biennio 2008-2009?

A queste domande non abbiamo MAI avuto alcuna risposta!!!

Se questo è il modo con il quale le Centrali Cooperative intendono affrontare la questione salariale, lo sciopero del 4 Aprile u.s. necessita di essere replicato

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