Campagna razzista del vice-Sindaco Franceschi

Pescia: ben vengano controlli più stringenti per combattere la vera illegalità

La CGIL risponde all'iniziativa promossa dal vice-Sindaco di Pescia Oliviero Franceschi che con la scusa di debellare l'illegalità sul territorio, in piena campagna elettorale, apre una nuova crociata contro gli immigrati extracomunitari e persone di colore.

Ci domandiamo se l'iniziativa del vice-Sindaco di Pescia Oliviero Franceschi sia dettata dalla volontà di affrontare seriamente il problema molto sentito anche sul suo territorio della sicurezza, o in realtà, da un becero e strumentale tentativo di spostare l'attenzione scaricando su «extracomunitari e persone di colore» i problemi di ordine pubblico, amplificando a dismisura e distorcendo gli effetti delle attività di vendita ambulante degli immigrati o della loro presenza sul territorio. Ci domandiamo allora perché nel plateale invito rivolto alle forze dell'ordine «per sanare quest'illegalità» presunta, non si fa alcun cenno alla necessità di un controllo più stringente del territorio per prevenire e fronteggiare i fenomeni di violenza, furti ed aggressioni nelle abitazioni portati avanti da persone che hanno la pelle chiara come quella dell'assessore, e che stanno producendo un pesante clima di insicurezza tra la gente. Certamente non intendiamo avvallare comportamenti illegali, ma non accettiamo in alcun modo che per biechi motivi di propaganda si possa criminalizzare persone che senza nuocere cercano solo di sbarcare il lunario, senza minacce o aggressioni, arrabattandosi come meglio possono. E' evidente che l'approssimarsi della tornata elettorale faccia rispolverare slogan e parole d'ordine care alla destra razzista e populista, ma le parole scritte da Franceschi, oltre che a produrre un civilizzata reazione di sdegno, danno il segno di poca lungimiranza se si pensa di poter far bere ai cittadini che per «debellare l'illegalità» siano sufficienti misure come quella di impedire la vendita «per lo più di cianfrusaglie di fabbricazione cinese» da parte di «extracomunitari e persone di colore» (ma sono solo loro a farlo?). O far passare per parcheggiatori abusivi chi si limita ad aiutare gli automobilisti a parcheggiare in centro, dal momento che la sosta poi la si paga direttamente al comune esibendo il talloncino sul parabrezza, nelle soste a pagamento che l'amministrazione ha esteso ovunque, fuori e dentro il centro cittadino. Forse il vice-Sindaco è stato distolto dalla segnalazioni quotidiana di problemi più importanti, ma rispetto al rischio di infiltrazione mafiosa sul suo territorio, ha mai raccolto segnali preoccupanti in merito? Il problema della legalità ha origini ben più profonde e complesse e niente, o poco, ha a che fare con la presenza di qualche dozzina di extracomunitari nel centro di Pescia: vista l'uscita fatta sui giornali, non ci pare che il vice-Sindaco Franceschi in tema di illegalità, e su come affrontarla e combatterla, abbia le idee molto chiare.
Fabio Capponi
Resp. Immigrazione
CGIL Pistoia

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