La difficile concertazione.

L’irresistibile voglia di far da sé.

Intervento di Daniele Quiriconi Segretario Generale CGIL Pistoia

Ormai sette mesi fa, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni di categoria, sottoscrissero a Pistoia, un pregevole protocollo per lo sviluppo, che ha avuto eco nazionale, poi fatto proprio dall’Amministrazione provinciale che si incaricò di coordinare una serie di attività, sia sul piano della ricerca che della proposta di interventi a sostegno di una serie di settori.


Si trattava di valutare in che modo, limiti infrastrutturali del nostro territorio potessero essere superati, comparti in declino potessero essere sostenuti e parzialmente riconvertiti, contenendo un quadro di impoverimento del reddito da lavoro, e di peggioramento della qualità e della sicurezza oltre che del sistema produttivo.

L’ampio dibattito sviluppatosi anche sulla stampa fece registrare consensi al metodo, alla coesione sociale, con la richiesta di allargare però a tutta l’economia pistoiese questa riflessione.

Molti mesi dopo il contesto non è molto cambiato anzi; il manifatturiero sconta ancora pesanti difficoltà, non solo il sistema moda , ma anche l’arredamento, il metalmeccanico (se depurato dai dati AnsaldoBreda) e soprattutto si diffondono in modo esponenziale, nel privato e nel pubblico anche per effetto delle esternalizzazioni da parte delle Amministrazioni Locali, contratti precari con retribuzioni orarie da 4 o 5 Euro l’ora: E’ UNA VERA VERGOGNA!!!

Su alcune imprese strategiche per il nostro territorio come ANSALDOBREDA, si addensano incertezze. Non si tratta di rischi imminenti di catastrofe, ma i segnali provenienti dall’azienda, sull’assegnazione di commesse, che dovranno essere messe in produzione prossimamente ad altri stabilimenti, vanno in una direzione precisa e coerente con il calo registrato sull’indotto pistoiese negli ultimi 2 anni.
Le prossime riorganizzazioni di Finmeccanica accentuano le preoccupazioni; è invidiabile l’ostentazione di sicurezza e di tranquillità di alcune forze politiche, ma la realtà purtroppo è che oggi nessuno è in grado di azzardare previsioni, e le Istituzioni e le forze politiche di ogni orientamento, devono essere al fianco del sindacato e dei lavoratori, in una logica di difesa di interessi territoriali che non sono acquisiti una volta per tutte.


Su questo argomento che interroga le Istituzioni ad ogni livello promuoveremo il 10 Marzo prossimo un convegno al quale parteciperanno oltre agli esponenti nazionali del sindacato, il Presidente della regione Claudio Martini, i parlamentari, tutti i rappresentanti Istituzionali locali, l’Azienda, e rappresentanti del Governo se vorranno, come è auspicabile, raccogliere l’invito che abbiamo loro rivolto.

A livello generale, anche per queste preoccupazioni, è necessario ridare impulso al tavolo provinciale sullo sviluppo attraverso la convocazione al massimo livello delle parti stipulanti al di là del pregevole lavoro in sede tecnica svolto sui settori manifatturieri.
E’ necessario, tra l’altro, per dirimere le controversie sorte, tra Associazioni di impresa, cui il sindacato con un qualche imbarazzo, qualche volta si trova in mezzo (senza titoli per mediare) e anche per comprendere se operativamente, la Camera di Commercio, l’Università, il mondo bancario, sono interessate a svolgere un lavoro comune uscendo dalla loro autoreferenzialità.

Abbiamo letto con interesse le osservazioni di Gabriele Zollo, Presidente della Cassa di Risparmio sulla necessità di una maggiore attenzione, anche delle parti sociali su un rapporto di cambio “drogato” che mette in difficoltà le nostre esportazioni, personalmente la condividiamo, pensiamo anzi ad un’insensata politica economica da parte del Governo; questo non solleva il mondo del credito, nelle sue complessive articolazioni da responsabilità rispetto alla scarsa trasparenza nel rapporto con i risparmiatori più deboli e verso lo sviluppo locale, verso il quale, anche il mondo del credito locale non fa eccezione.
Vorremmo anche qui, se possibile fuori dalle polemiche e le contrapposizioni tra categorie, promuovere alla fine di Marzo un’iniziativa larga, che apra una riflessione su credito e sviluppo locale, attraverso il quale confrontarci con gli operatori.
E’ anche attraverso questi approfondimenti tematici, che nelle prossime settimane, CGIL CISL UIL provinciali, proporranno alle forze politiche e ai candidati sindaci e presidenti di tutti gli schieramenti, un proprio documento come contributo alla prossima campagna elettorale, magari per dare una mano a parlare delle cose che servono ai lavoratori, ai pensionati, ai cittadini amministrati che forse sono più interessati a questo che non alla rissa sui candidati.

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