Terme: non c'è più tempo da perdere.

PERCHE’ I LAVORATORI DELLE TERME E LA CITTA’ DI MONTECATINI MANIFESTANO AD ASCOLI.

Mercoledì prossimo i lavoratori delle Terme di Montecatini, sono ad Ascoli insieme alle istituzioni, alle forze politiche ed agli operatori economici del nostro territorio Toscano per rendere chiaro a tutti la situazione di grande disagio che stiamo vivendo da molti mesi.

Le Terme di Montecatini sono un patrimonio insostituibile per la nostra economia locali, ma le vicende che si sono susseguite nei mesi scorsi hanno messo in ginocchio l’azienda termale più importante d’Europa, insieme all’intero territorio, alberghi, commercio, attività produttive, che vivono dell’attività delle terme.

I due imprenditori ascolani Scaramucci&Santarelli che tramite società controllate hanno acquisito per 29 anni la gestione delle nostre terme sono i principali artefici di questa drammatica situazione.

Cattiva gestione, impegni assunti e mai rispettati, conflittualità con i lavoratori, sono tutti elementi che hanno contraddistinto Le Terme di Montecatini SpA, che è posseduta dalla Vitawel di Scaramucci e dalla Silf di Santarelli.

Le vicende giudiziarie legate al primo dei due imprenditori sono note, meno evidente è invece l’atteggiamento di ostilità che la famiglia Santarelli ha avuto a seguito del sequestro da parte del Tribunale di Ascoli delle quote prima detenute da Scaramucci, che di fatto porterebbe all’assunto che a pagare per l’aver scelto un socio inaffidabile debbano essere Le Terme di Montecatini, le maestranze, l’economia di un intero territorio. L’azienda termale è stata dissanguata, il danno di immagine è enorme, mancano i soldi per pagare le retribuzioni dei lavoratori, mentre i fornitori non consegnano più i materiali per lavorare per la forte esposizione che hanno accumulato e che sta pesando a sua volta sulle loro piccole e medie imprese.

Da mesi i proprietari delle terme, Comune di Montecatini e Regione Toscana, stanno tentando di definire un accordo con il socio privato per rientrare in possesso dell’azienda. Anche il Presidente della Regione Toscana insieme al Sindaco di Montecatini si sono fatti promotori di proposte volte a definire tutti i problemi. Il risultato ottenuto è stato solo quello di ricevere rilanci sempre più onerosi per la collettività e per fare cassa.

Saremo qui per difendere un’azienda, i posti di lavoro, l’economia di un territorio. Saremo qui dopo lunghe e snervanti ed infruttuose trattative. Saremo qui dopo scioperi a oltranza, occupazione degli stabilimenti per salvaguardare i lavoratori.

Saremo qui per esprimere tutta la nostra rabbia e contrarietà. Saremo qui per non far fallire le terme di Montecatini. Signori, non c’è più tempo da perdere. Abbiamo bisogno di una sola risposta: transazione.

Hanno aderito:

Presidenza della Regione Toscana, Presidenza della Provincia di Pistoia, le Giunte ed i Sindaci dei Comuni di Montecatini Terme, Borgo a Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchoi, Larciano, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Pescia, Pieve a Fievole, Ponte Bugianese, Uzzano, la Confesercenti di Pistoia, l’Associazione dei Titolari degli Alberghi di Montecatini, l’Associazione Commercianti, CNA, Confartigianato