A seguito delle notizie apparse in questi giorni sui vari organi di informazione relative alla vertenza Comicent, la FLAI CGIL, nonostante le varie affermazioni fatte per negare ogni assunzione di responsabilità, conferma che l'Amministrazione Comunale di Pescia e la Commissaria Liquidatrice non hanno voluto aprire un tavolo di confronto che permettesse di tutelare, realmente, i posti di lavoro.
Gli unici incontri si sono svolti verso la fine del 2012 ma erano finalizzati a capire le reali intenzioni delle nostre controparti e non avevano possibilità di decisione poiché l'Amministrazione Comunale aspettava il parere della Corte dei Conti relativo alla fattibilità del trasferimento del personale da un Ente ad un altro. L'unica proposta avanzata, nell'incontro del 26/03, è stata quella o di fare riassumere i dipendenti coinvolti presso il Mefit con un contratto a tempo determinato o il riassorbimento presso la cooperativa che gestisce i servizi.
L'offerta di lavoro a tempo determinato era ed è per noi inaccettabile, poiché confortati dai nostri uffici legali, ribadiamo che era possibile applicare l'Art.2112 del C.Civ. che prevede che i dipendenti non siano licenziati ma trasferiti alla nuova azienda. Forti delle normative in essere e determinati a riconoscere un diritto dei lavoratori interessati, non abbiamo mai intavolato alcuna trattativa finalizzata al loro passaggio alla cooperativa.
Va sottolineato il fatto che nessun lavoratore ha mai dichiarato di non voler transitare alla cooperativa causa una decurtazione reale e pesante dello stipendio.
Lo vogliamo ribadire con forza alle nostre controparti: questo non è il modo di condurre una trattativa seria con l'intento di trovare le giuste soluzioni. Bastava, come prima cosa, visto anche la posizione dell'Assessore regionale Salvadori, ritirare le lettere di licenziamento da parte della Commissaria Liquidatrice e fare una trattativa libera ed incondizionata.
Giampietro Lodico
Segretario Generale FLAI CGIL Pistoia