Con oltre 90.000 alunni in più si sarebbero dovute creare non meno di 4.500 classi in più (con media di 20 alunni per classe), invece ne sono state tagliate oltre 9.000. La conseguenza è evidente: le cosiddette classi pollaio sempre più numerose, spesso anche oltre il tetto massimo previsto per norma.
Si taglia ovunque:
-31.464 posti nella secondaria di secondo grado
Fa eccezione la scuola dell'infanzia dove le sezioni registrano un piccolo incremento +518. Ma se poi andiamo a vedere se anche i posti sono aumentati in corrispondenza, vediamo che sono meno del numero delle sezioni... questo significa che si sono aperte sezioni con orario solo antimeridiano. Non va meglio per il personale ATA: -17,5% dei posti in cinque anni, 43.878 posti in meno, ciò significa meno sicurezza, meno servizi, meno laboratori. Infine, le stesse istituzioni scolastiche sono state consistentemente ridotte di quasi il 20%, cioè scomparse quasi 2.000 scuole.
La FLC CGIL chiede alla politica che si faccia carico delle emergenze della scuola italiana e chiede che si avvii un piano di investimenti che consenta di invertire questo drammatico trend. più risorse, più scuola, più insegnanti e personale ATA = più qualità, livelli di istruzione più alti. Proseguiremo nei prossimi giorni la nostra campagna per la qualità della scuola pubblica statale dimostrando ciò che si può mettere immediatamente in campo nel breve e medio periodo e dando così continuità alle iniziative dei giorni scorsi, dall'appello per la scuola dell'infanzia al presidio del personale precario.
(fonte FLC CGIL)
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