Quanto previsto dal decreto legge n.5/2012, art.51 e cioè che le prove Invalsi costituiscono attività ordinaria d'istituto (e non obbligatoria ndr) non esime dagli obblighi sopraindicati.
La correzione delle prove è e resta lavoro aggiuntivo non contemplato dal contratto e dagli obblighi di funzione.
Se i Dirigenti Scolastici si oppongono alla manifesta volontà dei docenti che intendono aderire alla protesta di questi giorni a livello nazionale contro le prove Invalsi, il minimo è chiedere loro un ordine di servizio.
Sarà così significativo far sapere che quelle scuole e quei docenti hanno corretto le prove......... PER FORZA !
Ricordiamo che la FLC CGIL:

  • ha chiesto con un appello sottoscritto da migliaia tra docenti e Dirigenti, l'abolizione della prova Invalsi dell'esame di terza media
  • ha chiesto la soppressione dell'art.51; in merito a ciò è stato accolto dal Governo un ordine del giorno che lo impegna ad un radicale cambiamento dell'attuale sistema di valutazione.

Abbiamo più volte argomentato le numerose motivazioni che sottostanno alla nostra posizione e quest'anno, a maggior ragione, queste motivazioni sono tutte ancora in essere:

  • si nega che le prove servano alla valutazione degli alunni e si introducono nella prova d'esame del primo ciclo, stravolgendone e alterandone gli esiti
  • si procede unilateralmente e a tappe forzate all'introduzione di tale prova anche all'esame del secondo ciclo e per quello del primo ciclo si aggiungeranno quella di inglese e di scienze
  • nessuna risorsa legata agli esiti delle prove che intervenga per rimuovere le criticità, per avviare processi di autovalutazione
  • nessuna risorsa per l'aggravio di lavoro per il personale docente e di segreteria
  • si insiste con prove a tappeto, somministrate da personale interno (!!!), uguali alle superiori per indirizzi diversi, quando in tutta Europa ed oltre si procede semmai su base campionaria
  • si discriminano gli alunni con disabilità, non si tien conto degli inserimenti di alunni stranieri
  • non si è tenuto in alcuna considerazione l'espressione negativa sui test argomentata dalla comunità scientifica, da associazioni professionali, studentesche e dei genitori

INVITIAMO LE SCUOLE AD ADERIRE ALLA PROTESTA, A FAR SENTIRE IL DISSENSO ED A RENDERLO PUBBLICO A MEZZO STAMPA

Alberta Bresci
Segretaria Generale Provinciale
FLC CGIL Pistoia