“Il referendum – ha detto Carrozza – ha dato un inquadramento politico che va al di là della necessità per i bambini stessi e le famiglie di avere una risposta a settembre. Trovo anche un po’ scorretto non parlare dei bambini che vanno a scuola per parlare dei massimi sistemi.” “Lo spirito della legge era ben definito, le scuole paritarie hanno degli obblighi da rispettare nei contratti con gli insegnanti, nei programmi, nel come si pongono e hanno un valore importante perché offrono un servizio che permette a un Comune di soddisfare le esigenze delle famiglie”.