''I sistemi dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca non possono vivere nell'incertezza perenne tra tagli e rimodulazioni in corso d'anno. Quello che serve è un orizzonte temporale pluriennale in cui il budget su cui sviluppare il sistema sia coerente con le politiche, le strategie e le priorità che il Paese si impegna a perseguire, tenendo conto, peraltro, della necessità di rispettare gli obiettivi assunti a livello internazionale''.

Il ministro ha lanciato, quindi un nuovo piano triennale di assunzione in ruolo del personale precario per il 2014/17, periodo per il quale è previsto un turn-over complessivo di 44.000 unità. Secondo il ministro "è opportuno varare" il piano "per assicurare l'assorbimento delle consistenti masse di personale precario che tuttora presta servizio con contratti a tempo determinato nella scuola e per evitare ogni tipo di tensione, anche in considerazione del fatto che le nomine per l'a.s. 2013/2014 saranno necessariamente limitate, attesa l'incidenza preponderante dell'ultima riforma del sistema pensionistico sulle cessazioni dal servizio al prossimo 1 settembre 2013".
Si procederà garantendo il giusto equilibrio tra assorbimento del personale precario e concorso pubblico", ha chiarito Carrozza.

La nostra opinione:

Prendiamo atto della significativa apertura da parte del ministro in quella che possiamo considerare una chiara dichiarazione di intenti che si pone in netta discontinuità con la politica del governo precedente.
Ci rendiamo conto delle forti aspettative che le parole del Ministro susciteranno in tutto il personale della scuola bersaglio, in questi anni, delle manovre recessive legate ai tagli.
In particolare ci colpisce molto positivamente il mettere in relazione, in forma critica, la diminuzione dei pensionamenti dovuti alla riforma Fornero con la mancata immissione in ruolo dei tanti precari in attesa da anni: nessuno di noi ha mai creduto nella favola che questa riforma(?), costringendo "vecchi" a restare in servizio, favorisse l'entrata nel mondo del lavoro dei giovani.
Restiamo prudenti, ma ci sembra....un buon inizio!

Di seguito l'intervento integrale

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