Si tratta di 4000 persone in tutto, per le quali erano già state date ufficialmente rassicurazioni circa la fattibilità dell'operazione, in quanto il governo ci aveva rassicurato che la copertura era stata trovata, anche attraverso il blocco dei trattenimenti in servizio. Nel pistoiese le persone interessate ammontano a meno di 30 unità.
Ma questo governo, come i precedenti, continua a far cassa sulla pelle dei soliti noti, i più facilmente rintracciabili, il pubblico impiego, che sta pagando costi altissimi alla crisi. Solo la scuola ha "dato", per l'ammontare di 8 miliardi di euro

  • l'azzeramento dei fondi per l'autonomia scolastica
  • Il blocco del turn over
  • Il blocco del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
  • I tagli al personale


Punti questi che minano in maniera irreparabile il funzionamento della scuola pubblica. Va inoltre sottolineata l'altalena di aspettattive, puntualmente deluse, alla quale sono stati sottoposti questi lavoratori che per un pugno di giorni si sono visti slittare i tempi del pensionamento di alcuni anni, con un atteggiamento che a noi sembra sfiorare la crudeltà mentale.

Ricordiamo che riconoscere il diritto ai lavoratori quota '96 altro non è che sanare un clamoroso errore in cui incapparono (!!!) i tecnici allora al governo, non considerando cioè che nella scuola, da sempre, si può andare in pensione solo il 1° settembre, in coincidenza con l'inizio dell'anno scolastico.
Per un attimo avevamo sperato che con questo riconoscimento si aprisse la porta ad una revisione radicale di tutta la riforma Fornero: ricordiamo infatti che l'emendamento conteneva

  1. La sospensione delle penalizzazioni per coloro che maturano la pensione prima dei 62 anni di età (cosiddetta pensione anticipata, con oltre 41 anni di servizio per le donne e oltre 42 per gli uomini !!!)
  2. Il ricalcolo della pensione per quelle donne che nel 2012, di fronte allo scenario di rimanere fino a 66 anni in servizio nelle scuole dell'infanzia, primarie o a pulire i locali quasi sempre da sole (visto i tagli), avevano scelto di andare in pensione con l' "Opzione Donna”, una vera e propria truffa: è' possibile andare in pensione ma con una trattenuta di un terzo, ( calcolo tutto al contributivo anziché con il sistema più favorevole del retributivo), pensioni decurtate fino a sfiorare l'entità di una pensione sociale.

Allora ci chiediamo, se non ci sono le coperture per appena 4000 lavoratori nei confronti dei quali rendere giustizia ci pare un atto non solo dovuto ma del tutto etico, cosa dobbiamo aspettarci da questo governo? Che senso può avere tutto l'ottimismo e le promesse sbandierate dal nostro premier?
Caro Renzi, per noi questa è una grande occasione perduta !

FLC CGIL Pistoia (segreteria)