Sanità in Toscana: ritorno con questa breve riflessione sulla questione delle LISTE DI ATTESA. La Regione Toscana ha deciso di affidare in intramoenia (dipendenti pubblici che svolgono la libera professione all'interno delle struttre pubbliche) un pacchetto di "ore" per cercare di abbattere le liste di attesa.
Su questa notizia ho letto alcuni commenti pieni di entusiamo "finalmente una grande cosa di sinistra"....mah...che vi devo dire... questo a me sembra l'ennesimo tentativo di rincorrere un'emergenza che ormai non è più un'emergenza. Avrebbe avuto un senso (e sarebbe stato "di sinistra") se questa "riorganizzazione" (con un tempo limitato di applicazione) fosse stata accompagnata da una presa di posizione formale della Regione Toscana nella quale si fosse chiesto un adeguato (molto adeguato) incremento delle risorse del Fondo Nazionale Sanità e la cancellazione delle norme che impediscono di fatto le assunzioni di dipendenti pubblici in sanità (e non solo). Chiedendo a gran voce (Rossi e Saccardi) un piano straordinario di assunzioni pubbliche (medici, infermieri...) e accompagnando tale presa di posizione e richiesta formale al governo e al Parlamenjto con una mobilitazione da fare insieme ai sindacati. Se la Regione non fa questo continua nella strada di interventi emergenziali che, di fatto, non fermeranno la non più strisciante privatizzazione del sistema sanitario pubblico in Toscana. Per cui prima di brindare sarei più cauto.
Andrea Brachi
segretario generale SPI CGIL Pistoia