Care/i Compagne/i,
si è svolto oggi pomeriggio l’incontro con il Ministro Di Maio, a seguito della richiesta di incontro unitaria
inviata nei giorni scorsi che aveva come richieste prioritarie di confronto il tema degli ammortizzatori sociali e quello dei Centri per l’Impiego.
All’incontro erano presenti per il Ministero fra gli altri, oltre al Ministro stesso, il Capo di Gabinetto Dott.
Cozzoli, il Responsabile della Segreteria tecnica Dott. Capizzuto, il Direttore generale dei Rapporti di lavoro e delle relazioni industriali Dott. De Camillis, il Direttore Generale degli ammortizzatori sociali, Dott. Menziani e la Dott.sa Gaetani.
Nell’incontro come CGIL, CISL e UIL abbiamo illustrato, con accenti differenti ma con un profilo di richieste unitariamente condiviso, quelle che riteniamo le situazioni da affrontare, anche attraverso un prosieguo del confronto in sede tecnica e politica.
Vi indico, sinteticamente le principali:
• l’incontro sul mercato del lavoro si inserisce per noi in un quadro in cui sarebbe importante
recuperare un confronto più generale sulle politiche di sviluppo ed industriali. E’ noto che le prime
indicazioni del DEF sono, nelle indicazioni che come CGIL abbiamo già avuto modo di esprimere,
preoccupanti sia perché mancano misure necessarie per la crescita, lo sviluppo e la possibilità di
creare nuove opportunità di lavoro sia perché alcuni provvedimenti, come quelli fiscali, rischiano di
aumentare e non ridurre le crescenti disuguaglianze sociali;
• abbiamo rimarcato come i cambiamenti nel mercato del lavoro e la crisi che ancora colpisce
numerosi territori e imprese rendano indifferibile un intervento correttivo delle norme sugli
ammortizzatori sociali, necessari per completare i processi di riorganizzazione e di ristrutturazione
anche in ragione di un sistema di politiche attive che non ha avuto adeguati finanziamenti e che non
può essere pensato in alternativa agli ammortizzatori sociali;
• sugli ammortizzatori abbiamo apprezzato l’intervento contenuto nel Decreto urgenze che ripristina
in date condizioni la possibilità di accesso alla Cigs per cessata attività, sottolineando la necessità di
rifinanziare le coperture, abbiamo chiesto di rivedere limiti di durata e di modalità di utilizzo di Cigo e
Cigs, di rifinanziare gli ammortizzatori nelle aree di crisi complessa, di intervenire con ulteriori
correttivi sul Fis in particolare prevedendo coperture sotto i 6 dipendenti e sulla possibilità di utilizzo
dell’assegno ordinario sotto i 16 dipendenti, chiesto di valutare correttivi sul decalage della Naspi e
sulla Naspi per gli stagionali e risolvere la questione della legge 240 per il settore alimentare.
Abbiamo altresì segnalato l’assenza nel Decreto urgenze degli ammortizzatori che servono in questa
fase a Genova;
• sulle politiche attive abbiamo apprezzato la manifesta volontà del Ministro di intervenire per
rafforzare i Centri per l’impiego, e abbiamo ripreso le valutazioni che già abbiamo espresso anche
nell’audizione tenutesi al Senato. Abbiamo evidenziato come con la definizione dei Lep sia ora
necessario rendere gli stessi misurabili ed esigibili, per garantire quello che consideriamo un diritto
sociale dei cittadini e che deve vedere una centralità del ruolo del pubblico a garanzia di un sistema
universale. Abbiamo rimarcato che ogni discussione su una riorganizzazione dei Centri per
l’impiego, oltre che di un loro rafforzamento in termini di organici e di stabilità degli stessi, deve
essere fatta attraverso un rapporto con le organizzazioni sindacali e che i Centri per l’impiego sono
certamente un tassello essenziale nel rilanciare le politiche attive ma che allo stesso tempo abbiamo
necessità di affrontare il tema del ruolo di Anpal e di Anpal servizi, del rapporto fra la Agenzia
regionale e le Regioni che mantengono titolarità in tema di politiche attive;
• abbiamo poi richiesto disponibilità ad un confronto sul tema delle interpretazioni differenti sul
Decreto dignità, auspicando l’uscita di una circolare in merito.
Nel suo intervento il Ministro ha sottolineato quanto di seguito:
- la volontà del Ministero è quella di “non lasciare lavoratori scoperti” e quindi quella di prorogare le misure rispetto alle scadenze che ci sono, attivando contemporaneamente un tavolo tecnico di confronto che possa affrontare la revisione di alcune norme, che sono giudicate dal Ministro sbagliate. In particolare ha specificato, per quanto riguarda la Cigs per cessata attività che il provvedimento vale anche per cessate attività nelle procedure concorsuali e che dall’anno prossimo la misura sarà rifinanziata. Ha evidenziato di conoscere le problematiche sulla Naspi e sulla Naspi per gli stagionali non precisando meglio se c’è una volontà o possibilità di intervento.
Nelle prossime settimane saranno in discussione due provvedimenti, il Decreto urgenze e il Decreto fiscale, in cui sarà possibile fare interventi che rispondano all’emergenza dettata dalla scadenza degli
ammortizzatori, non escludendo tuttavia un provvedimento ad hoc e interventi in legge di stabilità.
Per quanto riguarda il tema delle politiche attive il Ministro ha sottolineato come la questione non sia
semplice da affrontare e che possa richiedere anche alcuni anni. Non tutto potrà entrare in Legge di stabilità, tuttavia obiettivo del Ministero è quello di lavorare molto di concerto con le Regioni, anche con provvedimenti ad hoc.
Sulla situazione dei CPI che dovrebbero vedere subito un investimento di 800 mila euro (a compimento oltre 1,5 Mld), il Ministro ha rimarcato che la loro difficoltà deriva a suo vedere da scarsi investimenti, da scelte “conservative” sul personale che va supportato sia in termini di formazione che di inserimento di nuove figure professionali, dal difficile rapporto fra le Regioni e l’Anpal, di cui va ridiscussa la governance,
sottolineando la volontà di affrontare le questioni di Anpal servizi. Su Genova il Ministro ha aperto a possibili correttivi durante la conversione del decreto ma non ha garantito nulla, in particolare sulle misure a favore di piccole e medie imprese. Ha infine richiesto, in accordo con il Dott. De Camillis e il Dott. Capizzuto che sono intervenuti sul punto di avere una breve nota sulle criticità, in particolare sul periodo transitorio, che anche noi rileviamo come organizzazioni sindacali sugli effetti del Decreto dignità, al fine di produrre, come Ministero, una nota interpretativa, che tuttavia non modificherà la norma.
Il tavolo si è concluso con l’impegno a concordare a breve un tavolo di approfondimento tecnico sul tema
degli ammortizzatori, oltre che a un impegno a scambiare valutazioni sul Decreto dignità e sulle altre
questioni affrontate. Sulla richiesta di prosecuzione del tavolo politico il Ministro non si è invece sbilanciato. Nello scambio finale di saluti con i dirigenti del Ministero abbiamo avuto modo di richiedere attenzione, in Legge di stabilità, per il rifinanziamento dei congedi di paternità, oltre che di sollecitare la riconvocazione del tavolo sui Rider.
Evidentemente potremo esprimere un giudizio compiuto soltanto quando saremo in presenza di ulteriori
provvedimenti concreti e non di dichiarazioni di volontà, tuttavia unitariamente abbiamo giudicato positivo
l’incontro. Sia per la volontà di affrontare l’emergenza indotta dalla fine degli ammortizzatori in molte situazioni che per quella che potrebbe concretizzarsi nella possibilità di revisione delle attuali norme sugli ammortizzatori su cui è superfluo ricordare la battaglia, a volte solitaria, della CGIL.
Il capitolo delle politiche attive è stato trattato in modo ancora superficiale per consentire un giudizio di merito sui possibili provvedimenti, tuttavia è giusto rimarcare positivamente sia la volontà di partire dal
rafforzamento dei presidi pubblici quali i CPI per rilanciare un investimento sulle politiche attive sia
l’affermazione fatta dal Ministro di un non volontà di sovrapporre il reddito di cittadinanza agli ammortizzatori, garantendo sul finanziamento di questi ultimi.
Infine giudichiamo positivamente la possibilità di continuare un confronto in sede tecnica. Vi terremo chiaramente aggiornati sul prosieguo del confronto.
Un caro saluto.
p. la Segreteria
(Tania Sacchetti)