Siamo grati alla consigliera comunale Carla Breschi e Mario Tuci per l’ intervento con cui si denuncia la scelta della Regione Toscana sui controlli sanitarie per esposti all’amianto che anche a noi appare incomprensibile ed inaccettabile. Avevamo apprezzato il piano di sorveglianza sanitario di secondo livello per gli esposti all’amianto predisposto dalla Regione ma mai potevamo immaginare che i 1300 cittadini pistoiesi (oltre il 90% degli interessati) si vedessero eventualmente costretti a recarsi a Firenze per sottoporsi a questi controlli. Si tratta per lo più di persone anziane con patologia conclamata. E’ una scelta inaccettabile che chiediamo di modificare per consentire le visite presso le strutture del nostro territorio, anzi ci meravigliamo anche del fatto che la sorveglianza sanitaria di secondo e terzo livello non sia stata data alla Pneumologia dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia, reparto fra l’altro di grande eccellenza e che ha sempre seguito con attenzione queste problematiche da circa quindici anni. Inoltre ci sembra che con questa scelta venga confermata la nostra preoccupazione che vede la Provincia di Pistoia essere il fanalino di coda dell’Area Vasta Centro. Siamo ormai relegati ai “confini dell’impero” e la questione non può essere sottovalutata ne dimenticata. Chiediamo pertanto il ritiro di questo provvedimento che penalizza di fatto 1300 cittadini pistoiesi e penalizza le professionalità esistenti all’interno del nostro Ospedale.
CGIL Pistoia
SPI CGIL Pistoia
Funzione Pubblica CGIL Pistoia
Esposti all’amianto: un altro schiaffo a Pistoia e ai suoi “cittadini”
Segreteria SPI Pistoia