"VUOLE RISPONDERE A SALVINI?" "NO."
Ieri, a piazza Pulita, Formigli le ha provate veramente tutte per cercare di portare Carola a rispondere alle continue offese che le ha rivolto e le rivolge l'ex ministro dell'interno.
Lei, invece, non aveva proprio intenzione di inserirsi in questo circo mediatico. Con sguardo serio ma sereno Carola ci ha portato ad allargare lo sguardo dal piccolo recinto della Bestia col suo rancore e il suo sessismo e razzismo nazionalista, alle grandi sfide dell'umanità. "L'umanità è davanti a una crisi esistenziale" ha giustamente sottolineato Carola, una crisi esistenziale nel senso più etimologico del termine, una crisi generale del nostro sistema produttivo che metterà in discussione la stessa esistenza del genere umano. Di fronte alla serietà di questi problemi, che peso volete che abbia un Salvini qualsiasi?
All'improvviso si è rivelata la totale insufficienza delle politiche sovraniste e finanziarie dell'UE, il re era nudo, Salvini non ha potuto misurarsi il pisellino con lei e i problemi reali hanno fatto breccia.
Sono tre i fronti che è necessario affrontare quando si parla di immigrazione, ha giustamente sottolineato:
1) Responsabilità delle strutture coloniali europee: abbiamo delle responsabilità storiche nell'impoverimento di questi paesi, sia sul piano sociale sia per le conseguenze della crisi climatica. Non solo multinazionali che rapinano costantemente le risorse (petrolio, cobalto ecc) sfruttano la manodopera e finanziano le guerre, i governi dell' UE e dei paesi a capitalismo avanzato inquinano maggiormente il pianeta e loro ne pagano più direttamente le conseguenze. Chi ha sfruttato, depredato, inquinato, deve pagare. I paesi dell'Unione Europea devono urgentemente farsi carico dell'accoglienza vista la crisi umanitaria in atto e i numeri ci dicono che non esiste nessuna invasione.
2) Le crescenti disuguaglianze mondiali: la forbice tra ricchi e poveri si allarga in tutti i paesi, in maniera ancora più brutale nei paesi di quello che un tempo si definiva "terzo mondo". "Non possono esserci aziende che guadagnano molto di più rispetto ai lavoratori", o si affronta un serio piano di redistribuzione della ricchezza tassando finalmente, seriamente, i grandi capitali, le multinazionali e bloccando la speculazione finanziaria e l'evasione fiscale, o la gente continuerà a cercare qualsiasi strada, anche se disperata, per aggrapparsi alla vita e cercare una speranza.
3) La crisi climatica è senza precedenti. E' urgente scendere in piazza come ha iniziato a fare il movimento Friday for Future, affiancare i giovanissimi che stanno prendendo parola, non lasciare tregua ai governi. Le petizioni, le inchieste, le promesse non hanno portato risultati, serve la disobbedienza, il conflitto. Dobbiamo cambiare sistema produttivo e avviare una transizione ecologica, non lo faranno spontaneamente se non li inchiodiamo con un movimento reale, internazionale, radicale.
Serena, concisa, competente. Carola ha chiuso il suo intervento ringraziando quella parte della popolazione italiana che è stata vicina alla Sea Watch in quei giorni accalorati di fine giugno, che è scesa a protestare, che ha continuato a costruire dissenso e a difendere l'umanità.
Domani all'Ex Opg, ci sarà un'altra donna straordinaria della Sea Watch, Giorgia Linardi, portavoce e legale di Carola e con lei anche Riccardo Gatti della Open Arms. I soccorritori del mare hanno scelto il luogo del mutuo soccorso terreno per incontrare il movimento migranti e rifugiati e la campagna Mediterranean Hope e discutere insieme delle sfide che ci aspettano, della necessità dei corridoi umanitari, del cambio di riflettori avvenuto col nuovo governo.
Insomma le zecche comuniste che incontrano i trafficanti delle ong in un posto occupato, potete mai perdere un evento del genere?