...per esempio avere chiesto ai Sindaci di condurre con noi una battaglia perchè il gestore dell'Autostrada A11 inserisca "barriere antiruomore fotovoltaiche"....e tanto altro ancora...
Care compagne e compagni
provo ad esprimere una riflessione sulla “contrattazione sociale” nella Provincia di Pistoia.
Cos’è la contrattazione sociale? O meglio, cosa dovrebbe essere, vista la difficoltà nella nostra provincia (almeno fino all'anno scorso) di riuscire a praticarla? La contrattazione sociale dovrebbe permettere ai Comuni di confrontarsi con le Organizzazioni di rappresentanza per illustrare, discutere, approfondire e, se possibile, concertare le scelte sul bilancio di previsione dell’Ente.
Ma per fare questo ci vuole convinzione, ci vuole da parte del Sindaco la voglia di accettare il confronto, di ascoltare altre idee e proposte e delle volte sapersi mettere in discussione e riconoscere il ruolo di quelle Organizzazioni, che rappresentano buona parte della cittadinanza. Pertanto quei “tavoli” non dovrebbero essere finalizzati solo ad illustrare le idee dell’amministrazione (una semplice informazione), senza possibilità reale di contaminarsi, senza accettare la possibilità di modifiche, integrazioni rispetto allo schema di bilancio predisposto.
La contrattazione sociale vera è un momento di partecipazione e democrazia che non andrebbe sottovalutato. Ma che attualmente nella nostra Provincia non ottiene, da parte di molte amministrazioni, la dovuta attenzione e il dovuto rispetto. Ma noi non smetteremo mai di incalzarle e di insistere in tal senso.
L'anno scorso abbiamo siglato "Protocolli d'intesa" con 10 Comuni su 20 (nel 2018 erano stati 7) e dichiarammo che il bicchiere "era mezzo pieno" rimanendo comunque non soddisfatti anche se erano stati fatti dei piccoli passi nei confronti dell'anno precedente. Rimaniamo della convinzione che è difficile accettare che nella metà dei nostri Comuni non sia possibile arrivare alla sottoscrizione di intese (in alcuni casi neanche arriva la convocazione per un confronto).
E ora veniamo al 2020. A che punto siamo?
1) nel mese di ottobre abbiamo inviato a tutti i Comuni la Piattaforma unitaria di CGIL, CISL e UIL (con largo anticipo nei confronti del 2019);
2) per la prima volta siamo stati convocati, su nostra richiesta, dai Presidenti delle due Conferenze dei Sindaci (Valdinievole e Pistoia). Finalmente, dopo anni e anni di richieste inevase quest'anno è stata raccolta la nostra proposta di provare a indicare "linee guide" da prendere in considerazione nella contrattazione sociale. Secondo noi sarebbe utile cercare di armonizzare, per esempio tariffe, regolamenti comunali, agevolazioni ed esenzioni. Fra comuni limitrofi ed "omogenei" non ha senso che esistano differenze anche sostanziali fra queste materie. Sono cose che i cittadini, le aziende, i pensionati non comprendono.
La prima riunione è stata martedì 29 ottobre e si è svolta al Comune di Pistoia. Il Sindaco Alessandro Tomasi, in qualità di Presidente della Conferenza aveva inviato tutti gli altri Sindaci ad essere presenti. Peccato che fossero presenti solo 2 amministrazioni (Pistoia e Quarrata) su 9.
La seconda riunione si è svolta il 19 novembre in Valdinievole (erano presenti i comuni di Uzzano, Montecatini, Ponte, Pescia, Pieve a Nievole e Massa Cozzile; assenti: Larcaino, Lamporecchio, Monsummano, Buggiano e Chiesina Uzzanese).
Abbiamo comunque illustrato la nostra Piattaforma, evidenziando le nostre proposte e richieste ed invitando le Amministrazioni (presenti...) a condurre con noi alcune battaglie (beni confiscati alle mafie; evasione fiscale; legge sulla Non autosufficienza, politiche di genere, appalti, fondo per nuove partite IVA, barriere antirumore fotovoltaiche...). Anche a questo sarebbero servite le "linee guida" che le Conferenze potevano con noi sottoscrivere ed inviare a tutte le amministrazioni della nostra Provincia.
3) avevamo chiesto ai 10 Sindaci con cui, l'anno scorso, avevamo firmato Protocolli d'intesa di fare una verifica della loro attuazione. Su 10 ci hanno convocato: San Marcello-Piteglio, Pistoia e Quarrata. Anche in questo caso possiamo solo esprimere la nostra amarezza. E' davvero difficile comprendere questo atteggiamento.
Insomma, mi pare di potere esprimere, ad oggi, qualche preoccupazione. Rimango convinto che occorra un cambio di passo, di atteggiamento e di convinzione da parte delle Amministrazioni comunali per rendere la contrattazione sociale davvero uno strumento utile a tutti. Noi ci proviamo e ci proveremo.
Andrea Brachi - segretario generale SPI CGIL Pistoi