Beni confiscati alle mafie: non abbassare la guardia e non voltarsi dall'altra parte!

Care compagne e compagni,
tutti noi sappiamo che nella Provincia di Pistoia ci sono tanti beni confiscati alle mafie. Alcuni sono stati già assegnati prevalentemente ai Comuni, altri sono ancora in capo all'Agenzia nazionale dei beni confiscati in attesa di concludere l'iter previsto dalle normative. Si tratta di alberghi, pensioni, negozi, laboratori, stalle, maneggi, terreni agricoli, terreni edificabili, appartementi...oltre 50 beni...nella nostra ricca, democratica Provincia. Già, qui la mafia non spara ma fa affari! Su questo non bisogna abbassare la guardia, non bisogna sottovalutare il problema. Questi beni devono tornare alla collettività, devono creare ricchezza e lavoro nel rispetto della legalità. La lotta alle mafie passa anche da questi segnali. Da anni come CGIL, SPI insieme a Libera siamo impegnati in questa difficile battaglia e stiamo cercando, anche con Cisl e Uil, di costruire dei progetti credibili per il riutilizzo di alcuni di questi. Sarebbe un bel segnale, uno schiaffo alla mafia che, come diceva Peppino Impastato "è una montagna di merda". Vi informo anche che martedì 21 luglio con Silvia Biagini siamo andati all'incontro con il nuovo Prefetto. All'ordine del giorno della riunione i beni confiscati alle mafie. Con noi Libera, Cisl e Uil. La riunione è andata molto bene. Un Prefetto (viene da Caserta) giovane che conosce la materia ed è molto sensibile e attento sulla necessità del riutilizzo a fini sociali di questi beni. Abbiamo deciso un percorso e le priorità. Organizzerà prossimamente un incontro con l’Agenzia nazionale beni confiscati a cui siamo stati invitati a partecipare. L’idea è quella di costruire alcuni (non molti) progetti mirati su alcuni beni che abbiamo individuato.
Vi terremo informati.
Saluti.
Andrea Brachi
segretario generale SPI CGIL Pistoia