Assegnato al Comune di Quarrata il terreno confiscato alle mafie: una prima vittoria (anche nostra)

Pistoia, 17 gennaio 2022

Beni confiscati alle mafie: progetto “nonni e nipoti insieme coltivano la legalità ”

Il terreno confiscato alle mafie nel Comune di Quarrata è stato assegnato (temporaneamente) al Comune.

Una prima vittoria è stata ottenuta!

Da diversi anni come SPI (sindacato pensionati) in stretta collaborazione con la Camera del Lavoro di Pistoia, Libera, Cisl e Uil siamo impegnati nell’affrontare il tema dei beni confiscati alle mafie presenti nella nostra Provincia. Sembrerebbe strano, anzi ai più sembra quasi impossibile, che possano esistere beni confiscati nella nostra ricca, democratica provincia di Pistoia, ed invece ce ne sono tanti, quasi una cinquantina, alcuni sono stati già assegnati dall’Agenzia nazionale (prevalentemente appartamenti) ai Comuni o Associazioni del volontariato. Ma i più sono li in attesa che si definisca e si completi l’iter della confisca (percorso difficile e certo non breve). Si va dai mega alberghi (vedi Hotel Paradiso a Montecatini Terme – 8700 mq) a quelli più piccoli, a fattorie, appartamenti, negozi, terreni come quello di cui parleremo oggi.

Ricordo che la confisca dei beni alle mafie è una delle forme di lotta alla criminalità organizzata più efficace e anche ricca di significato perché consente di riconsegnare alla comunità uno spazio ed utilizzarlo a scopo sociale ed educativo. Uno di questi beni, su cui ci siamo impegnati molto è un terreno sito nel Comune di Quarrata. Abbiamo predisposto un progetto per il suo riutilizzo, progetto che il Comune di Quarrata che ha accolto subito. Anche il nuovo Prefetto ci ha sostenuto dimostrandosi particolarmente sensibile su queste problematiche.

Voglio subito ricordare che stiamo parlando di un’ipotesi di progetto, certo in fase avanzata, ma che riguarderà un futuro in cui questo bene potrebbe essere assegnato in via definitiva al Comune di Quarrata e alle associazioni che hanno condiviso il progetto.

Ma la notizia di questi giorni, estremamente importante e positiva è che l’Agenzia nazionale beni confiscati ha formalmente assegnato, in via temporanea, quel terreno al Comune di Quarrata per 18 mesi (rinnovabili). E’ un segnale importante, una partenza di un percorso che spero ci possa fare arrivare all’assegnazione definitiva. Un percorso che vedrà insieme le Istituzioni, Libera, Auser, CGIL, CISL, UIL, il sindacato dei pensionati e le scuole, gli studenti. Se posso la parte più emozionante di questo progetto è proprio il coinvolgimento dei ragazzi: “Nonni e nipoti che coltivano insieme la legalità”. Un sogno che può diventare realtà. Memoria, esperienza che si intrecciano,che si contaminano con le nuove generazioni. Stiamo parlando di un piccolo terreno (1200 mq) che fa parte di un fallimento di un’azienda confiscata (cosa che rende non facile la partita) e che è incolto e abbandonato da tanto tempo. Ci è venuto spontaneo pensare come poteva essere utilizzato dalla collettività. E, appunto, ci è venuta subito l’idea di un orto solidale che veda pensionati e giovani studenti “coltivare insieme la legalità”. E coinvolgere le scuole ci è sembrato il percorso naturale.

La bozza di progetto parte appunto dall’opportunità di recupero del bene sito in via Statale, n° 787 a Quarrata, per avviare un percorso integrato alla legalità che coinvolga le Scuole presenti sul territorio. Il progetto, organizzato in diversi step, prevede sia un percorso di recupero del bene, che un percorso educativo, reiterato negli anni, da svolgere nelle scuole sui temi della lotta alla mafia, della giustizia sociale e della partecipazione attiva. Mafia, antimafia, cultura della legalità (come abbiamo scritto nel progetto) sono temi spesso complicati, che rimandano ad argomenti difficili da esplorare e ad una storia fitta di nomi, che è necessario trattare in modo semplice, ma allo stesso tempo coinvolgente ed approfondito perché la memoria non diventi fine a se stessa.

L’intento è quello di stimolare una riflessione e un confronto sulle tematiche dell’antimafia, della cittadinanza responsabile, dell’educazione alla legalità democratica e della partecipazione attiva, avvicinando gli studenti al tema, sollecitando in loro un interesse personale, chiamandoli a rispondere poi concretamente, prendendosi un impegno.

Ora stabiliremo con il Comune di Quarrata e le altre associazioni come utilizzare questo terreno, credo che per prima cosa dovremo pulirlo da erbacce, rovi, tagliare l’erba per sistemare il sito e renderlo agibile e piantaci un bel cartello del tipo: “Questo è un bene confiscato alle mafie che è tornato di proprietà dei cittadini onesti”.

Un ringraziamento dovuto e non formale allo SPI nazionale (Lorenzo Mazzoli e Roberto Battaglia) che ci hanno sempre supportati e a Luciano Silvestri della CGIL nazionale che non ci ha mai fatto mancare il suo sostengo e ci ha aiutato non poco con l’Agenzia dandoci preziosi consigli e aiutandoci nel nostro percorso.

Ora davvero passiamo dalle parole ai fatti.

 

Andrea Brachi

segretario generale SPI CGIL Pistoia