Un futuro preoccupante. Una bella iniziativa della Lega SPI CGIL Montagna pistoiese

Un futuro preoccupante

suolo, risorse idriche, crisi climatica, agricoltura e alimentazione

mercoledì 12 ottobre 2022

Da anni vengono lanciati allarmi sul cambiamento climatico, sullo sfruttamento senza controllo e rispetto dell’ambiente, delle materie prime, sull’uso di sostanze nocive nell’agricoltura e cosi via. Di fronte a una crisi economica che attanaglia il Paese (non solo il nostro), che produce milioni di nuovi poveri, con milioni di disoccupati o precari, in una società sempre più intollerante, imbarbarita e incattivita, si riscontra sempre di più l’aumento delle diseguaglianze sociali. Di fronte a tutto questo, con risorse finanziarie molte volte non sufficienti, si rischia che la tutela del territorio, il rispetto per l’ambiente, finiranno in fondo alla lista delle priorità.

Abbiamo più volte detto che occorre un cambiamento senza se e senza ma delle politiche industriali, del consumo del territorio, una lotta senza quartiere per ottenere finalmente energia pulita e rinnovabile. Esiste un’emergenza ambientale, non possiamo dimenticarlo.

Certo, bisognerà convivere con eventi climatici eccezionali, ma non facendo finta di niente e adottando decisioni conseguenti non più rinviabili, a partire dalla tutela del territorio. È necessario creare casse di espansione per i fiumi, ripristinare le sistemazioni idraulico agrarie a partire dagli ambienti montani e collinari, fermare la corsa al consumo di suolo e alla sua cementificazione, non dimenticando la necessità di intervenire sulle modalità di trasporto delle persone e delle merci.

Di tutto questo ne discuteranno mercoledì 12 ottobre 2022 (alle ore 15,00 presso la Sala Baccarini a San Marcello P.se) Andrea Brachi, segretario generale SPI CGIL Pistoia e Marcello Pagliai, accademico dei Georgofili, già ricercatore del CNR di Pisa.

Molti si pongono la domanda: vogliamo salvare questo Pianeta? Domanda mal posta: il pianeta si salverà sicuramente da noi, ma saremo noi ad estinguerci se non proviamo a cambiare rotta. Questo è diventato uno dei temi principali su cui riflettere ed intervenire con soluzioni concrete e immediate.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

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