Servizi educativi per la prima infanzia: le richieste della Funzione Pubblica CGIL al futuro Sindaco
"Riteniamo che la sostenibilità e la continuità, in termini di qualità, dei servizi educativi comunali 0-36 mesi rappresenti un’importante sfida per il futuro Sindaco del nostro Comune – si legge in una nota della Funzione Pubblica CGIL – non soltanto per l’importanza e la delicatezza di questi servizi ma anche per la loro storia, che li ha portati a rappresentare un’eccellenza su tutto il territorio nazionale e non solo”.
“Per questo motivo vorremmo aprire con il nuovo Sindaco un confronto che, partendo dal Memorandum sul Lavoro Pubblico siglato nel 2007 fra le parti sociali ed il Governo, individui quali sono i servizi che, per la loro natura e le loro caratteristiche, debbono necessariamente e prevalentemente rimanere pubblici perché rappresentano il fulcro delle mission dell’ente locale e quali servizi possono, al contrario, essere eventualmente affidati all’esterno. Il blocco delle assunzioni ed i tagli lineari ai trasferimenti sono ovviamente realtà con le quali gli enti locali sono obbligati a fare i conti e che inducono gli amministratori ad individuare le priorità sulle quali investire le risorse a disposizione - continua la nota – Noi riteniamo che gli asili nido lo siano perché costituiscono la prima tappa fondamentale di socializzazione per le bambini ed i bambini ed il primo gradino educativo 0-18 anni. La centralità del progetto educativo e l'attenzione verso i bambini sono gli elementi che contraddistinguono i servizi per l'infanzia pistoiesi, contro la tendenza, sempre più frequente, a considerare queste strutture dei “parcheggi”.
“Nel caso in cui siano mantenute le esperienze di integrazione fra pubblico e privato, chiediamo a chi risulterà vincitore nelle ormai imminenti elezioni di assumersi l’impegno di sanare la disparità di trattamento fra lavoratrici pubbliche e private, attraverso l’estensione del CCNL degli enti locali ai dipendenti dei servizi svolti in convenzione perché alle stesse prestazioni di lavoro è necessario che corrispondano il medesimo salario e le medesime condizioni normative, soprattutto per ciò che attiene alla formazione e all’aggiornamento”.
“I nidi d’infanzia, come ha dichiarato la Corte costituzionale, hanno prioritariamente uno scopo educativo ed in particolare soddisfano i bisogni di socializzazione delle bambini e dei bambini: non possono quindi essere condannati a restare servizi a domanda individuale ma devono diventare servizi a carico della fiscalità generale.
Al futuro Sindaco – conclude la FP CGIL – chiediamo anche di assumere come propria questa battaglia e di agevolare la riapertura di un dibattito a livello nazionale su questo tema”.
Silvia Biagini
Segretaria FP CGIL Pistoia