Ad una settimana dall’inizio delle scuole, nel servizio di assistenza scolastica regna ancora il caos.
Lunedì scorso, all’apertura dei battenti, il servizio, senza alcun preavviso, non è partito.
I genitori dei bambini, hanno saputo solo al mattino che i propri figli non avrebbero avuto il supporto delle assistenti scolastiche ed i lavoratori, dipendenti delle cooperative sociali a cui è stato esternalizzato il servizio, sono rimasti a casa per l’intera settimana.
Il grave disservizio che si è venuto a creare ha dato origine alle vibranti proteste dei genitori ai cui figli è stato negato un diritto, sia dei lavoratori che vedono a rischio una settimana di salario ed il proprio posto di lavoro.
In questo caos il Comune ha rassicurato le Organizzazioni Sindacali che già lunedì avevano richiesto spiegazioni precise in merito, che il servizio sarebbe stato prorogato come l’anno precedente sino al 31/12 e che nel frattempo si sarebbe aperto un tavolo di confronto per ridiscuterne l’organizzazione.
Di fatto per i nuovi inserimenti, l’assistenza scolastica non è affatto iniziata, sono state ridotte le ore di assistenza ai bambini che già l’anno scorso usufruivano del servizio ed alcuni lavoratori non sono stati riconfermati.
Questa organizzazione sindacale esprime la massima preoccupazione, ritenendo grave il disservizio che si è determinato e inaccettabile l’eventuale prospettiva di non garantire l’assistenza a tutti coloro che ne necessitano per poter godere del proprio diritto allo studio. Altrettanto grave è la preoccupazione legata alle modalità con cui il Comune si rapporta con le Cooperative cui affida i servizi, che possono veder modificate le condizioni a cui il servizio è affidato, evidentemente senza preavviso. Un atteggiamento del genere mette a rischio sia il corretto funzionamento del servizio, per altro assai delicato, sia posti di lavoro in quelle fasce di lavoratori che già soffrono della elasticità con cui i servizi vengono organizzati nell’ottica di tagli alle spese, elasticità che si traduce in diminuzione dei propri orari di lavoro, mancati rinnovi di contratto, periodi di mancato salario.
più volte la CGIL ha richiesto l’apertura di un serio confronto sulle problematiche inerenti la gestione degli appalti e l’affidamento dei servizi ma ad oggi non ha ancora avuto risposte concrete.
Allo stato dei fatti si è resa purtroppo evidente l’approssimazione con cui si valutano e si pianificano servizi importanti come quello in questione e come di fronte a mere questioni di bilancio si risponda attuando e prevedendo tagli a voci di spesa essenziali. Invitiamo per tanto il Comune ad una seria riflessione su quanto accaduto, esigendo da subito un confronto serio e costruttivo con tutti gli attori convolti che porti ad individuare le necessarie risorse per garantire una doverosa continuità di servizi così importanti e la garanzia dei posti di lavoro per tutti i lavoratori vi che operano.
p. CGIL Funzione Pubblica
Giovanni Giorgi