Da tempo, in maniera strumentale ed indiscriminata, si attaccano i dipendenti pubblici dei vari Enti, senza distinzioni e senza mai entrare nel merito di quali siano i veri problemi, quali siano le vere responsabilità.
Nell’articolo del direttore generale del Comune di Pescia, pubblicato il 30 maggio scorso su questo giornale, si parla di “evidenti responsabilità” della politica.
Credo che uno dei problemi fondamentali della Pubblica Amministrazione sia proprio quello di esercitare in modo chiaro le responsabilità politiche che sono ad essa delegate.
Alla CGIL, che da anni chiede che vengano responsabilmente applicate le norme del nostro ordinamento che rendono possibile il licenziamento dei dipendenti pubblici inadempienti, interessa piuttosto affrontare in modo serio il problema della riforma della pubblica amministrazione.
Comparto nel quale si registra, in linea generale, un elevato deficit organizzativo, una difficoltà ad agire per processi e per obiettivi ed una notevole incapacità di gestire e valorizzare il personale.
Sempre sulle responsabilità politiche: riteniamo che esternalizzando i servizi si scarichi la responsabilità della gestione di questi a soggetti terzi, con l’unico scopo di ridurre il costo del lavoro e l’unico risultato di perdere il controllo sulla qualità dei servizi stessi.
Gli Enti spesso sono costretti a esternalizzare i servizi per non uscire dai parametri che le varie Finanziare prevedono: sarebbe interessante verificare i risultati di questo processo, inserendo questi costi nella spesa del personale e discutere se siano superiori o inferiori, per non parlare della qualità dei servizi erogati!
Il modo urlato e becero di fare politica degli esponenti dell’attuale governo non ci stupisce: da anni assistiamo alla spettacolarizzazione strumentale di luoghi comuni e vecchi clichè.
Ai cittadini non deve però sfuggire che, nel tentativo demagogico di creare nuovi capri espiatori e nuovi colpevoli, è il senso stesso di servizio pubblico come bene comune e collettivo che viene messo sotto attacco e che l’obiettivo ultimo è quello di smantellare la pubblica amministrazione e di mettere sul mercato (risolutore di ogni problema...) servizi fino ad oggi garantiti dal pubblico.
Riteniamo al contrario che i punti dai quali ripartire per rendere la nostra pubblica amministrazione efficiente ed al passo con i tempi siano formazione e l’aggiornamento dei lavoratori, l’organizzazione e la pianificazione del lavoro e la responsabilizzazione del personale ai vari livelli.