FP: all'ASL3 non albergano fannulloni

Mancavano solo le offese al repertorio del Direttore Generale: dopo la Confindustria non poteva certo essere assente la sua voce al coro di chi sostiene che il sindacato tutela solo i fannulloni.

Dire che il sindacato alza la voce se si chiede di lavorare di più è, senza citare fatti e circostanze precise, un modo di offendere gratuitamente che porta solo ad aggravare ulteriormente i suoi rapporti, già praticamente inesistenti, con le Organizzazioni Sindacali e con i Lavoratori stessi.

Se il Direttore ritiene che tra i Lavoratori alberghino fior di fannulloni, ebbene, provveda ad utilizzare gli strumenti che le norme gli mettono a disposizione, iniziando magari a verificare il modo di operare di chi è deputato a farli questi controlli, ma non crei un immagine dei dipendenti dell’azienda che nuoce principalmente proprio alla stessa e, soprattutto, non si ritagli il ruolo di novello Robin Hood che toglie ai ricchi per dare ai poveri: visto lo stipendio di cui gode, è un vestito che proprio non gli entra.

Quanto poi al redigere vere e proprie liste pubbliche di coscrizione, uscite di questo genere si commentano purtroppo da sé.

Questo atteggiamento di per sé però non ci preoccupa molto in quanto di demiurghi è piena la storia, e non solo della sanità Pistoiese, ma tutti sappiamo con quale costrutto hanno poi operato.

Ciò che spaventa (è il termine giusto), è l’assoluta ignoranza (nel senso di non sapere) della materia della quale dovrebbe essere invece sommamente edotto.

Quando egli discetta di retribuzioni su base meritocratica, non crediamo si riferisca allo stipendio tabellare in quanto immaginiamo sia informato che lo stesso viene contrattato a livello nazionale e non è quindi materia di discrezionalità del Direttore di turno.

Pensiamo quindi si riferisca al salario accessorio di produttività, contrattato in azienda; ebbene, si informi il Direttore Generale: su questo tipo di retribuzione è già stato raggiunto un accordo con il suo predecessore, Dr. Vairo Contini, evidentemente per il Dr. Scarafuggi complice dei proteggi-fannulloni in quanto aveva la cattiva abitudine di discutere con i sindacati, che destina il 70 (settanta) % di tale risorsa sulla base del raggiungimento del risultato di equipe ed il restante 30% sulla base della prestazione individuale: attivi quindi i suoi Uffici, se ne è capace, per utilizzare ciò che già esiste e che ha la fortuna di avere ereditato.

Quando poi parla di razionalizzazione e di carichi di lavoro, sono materie che il sindacato ha discusso serratamene con la precedente Direzione tanto che, salvo non voglia smentire gli stessi dati del suo predecessore, la produttività, così come nella media regionale, anche a Pistoia è aumentata del 10%, a fronte di un aumento del solo 3% del tasso di occupazione.

Questo grazie agli stessi Lavoratori che con tanta superficialità taccia di scarsa propensione al lavoro e minaccia addirittura di voler processare pubblicamente.

Se vuole veramente incidere sul senso d’ingiustizia che trapela tra i Lavoratori, si preoccupi di fare in modo che riescano a riscuotere in tempi non biblici come gli attuali le attività che gli stessi effettuano ad un ritmo sempre più serrato.

Quando poi asserisce che il personale dovrà essere ridotto perché sopperirà con le Sue razionalizzazioni, è il caso di dire che predica bene ma razzola male: tra le poche assunzioni da lui effettuate, spicca un nuovo giornalista (naturalmente assunto come precario), nonostante non manchino tali figure nella nostra Azienda e la missione che ha non sia certo quella di fare editoriali. Evidentemente però, visti gli approcci, se abbiamo serie perplessità che con questa politica avremo miglioramenti di servizi, è fuori dubbio che il settore che sotto la sua gestione incrementerà maggiormente saranno gli articoli in cronaca.

Diamo comunque atto al Dr. Scarafuggi, in merito ai problemi delle liste d’attesa, di essere riuscito a trovare comunque qualche alleato a sostegno della sua linea, anche se non ci risultano essere proprio fervidi estimatori della politica sanitaria della nostra Regione.

Ha ragione comunque il Direttore nel sostenere che i nostri ed i suoi obiettivi non coincidono: noi continuiamo fermamente a credere che i cittadini Pistoiesi abbiano diritto a servizi sanitari di qualità ed erogati in tempi di attesa normali e che per arrivare a ciò la risorsa umana non è un fattore secondario.

CGIL FP – CISL FPS