Presidio dalle ore 10,30 in poi in Piazza del Duomo, di fronte alla Prefettura
Il nuovo Governo aveva annunciato una manovra, seppur pesante e necessaria, di rigore, di sviluppo, con particolare attenzione al Paese che lavora, ma soprattutto EQUA!
Nelle misure preparate dall’esecutivo, niente o pochissimo di questo c’è. La manovra infatti colpisce soprattutto i redditi più bassi, contrae ancora i consumi, accentua la recessione e crea nuova disoccupazione.
Tutto il peso è sui lavoratori e pensionati, con tasse sulla casa e sui consumi: ICI anche per la prima casa, aumento dell’ IVA e aumento delle accise sulla benzina.
L’aumento dei requisiti per andare in pensione con il superamento dei 40 anni di anzianità, unito al passaggio al contributivo per tutti e al blocco delle rivalutazioni sulle pensioni non è accettabile, risultando così essere misure indiscriminate e indifferenti alla gravosità del lavoro svolto.
Si vogliono usare ancora una volta i soldi dei lavoratori e dei pensionati solo per fare cassa, senza nessuna reale garanzia occupazionale e previdenziale per le future generazioni. In questo contesto generale, tali misure risultano essere vere e proprie ingiustizie.
La manovra insiste ancora troppo poco sulla lotta all’evasione fiscale, non c’è la patrimoniale per le grandi ricchezze, così come la tassazione vera dei capitali scudati e la tassazione dei capitali collocati in Svizzera, sull'esempio degli altri paesi europei; manca un intervento forte e incisivo che riduca significativamente i costi della politica.
Inoltre non c’è stato alcun confronto con il sindacato su interventi così pesanti e su materie di grande impatto sul lavoro e nella società.
Per questo CGIL CISL UIL chiedono al Governo l’apertura di un confronto sui temi di competenza sindacale e sulle proposte tese a sostenere il percorso di crescita e di uscita dalla crisi del nostro Paese, nella convinzione che sviluppo ed equità debbano marciare allineati per diventare elementi sinergici e propedeutici al comune obiettivo di rinascita e di credibilità del Paese.
Al tempo stesso chiedono al Parlamento di introdurre correttivi alle misure previste nel segno dell'equità: in particolare che rimanga l'indicizzazione per le pensioni medio basse, che l'età per andare in pensione rimanga a 40 anni senza penalizzazioni, che siano tutelati tutti i lavoratori che sono e che andranno in mobilità perché espulsi anticipatamente dal ciclo produttivo, che sia più graduale l'innalzamento dell'età pensionabile per le lavoratrici, che si attui la riforma degli ammortizzatori sociali e che l'imposta sulla casa sia progressiva per salvaguardare i redditi medio bassi
Questa manovra, anche nella nostra Provincia, la pagheranno i più deboli!
Il 2012 dal punto di vista occupazionale e produttivo sarà, se possibile, ancora peggiore del già disastrato 2011: la Cassa integrazione continua ad aumentare in controtendenza al dato regionale, a settembre 2011 è aumentata dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente ( 4 milioni le ore autorizzate), grazie soprattutto all'aumento di quella straordinaria ministeriale, che in molti casi prevede al termine della stessa la cessazione dell'attività produttiva o fortissime riduzioni di personale.
Il totale dei disoccupati nella nostra provincia ha quasi raggiunto le 35.000 unità, moltissime delle quali oramai prive di ammortizzatori sociali, quali disoccupazione e mobilità, ma che soprattutto non trovano lavoro, e quando lo trovano assolutamente precario ( 1 assunzione su 9 a tempo indeterminato).
In questo quadro l'allungamento dell'età pensionabile porterà un ulteriore numero di lavoratori a non avere sostegno ne’ da reddito né da pensione, con un ulteriore impoverimento del nostro territorio.
Per queste ragioni, e contro le decisioni del Governo le Segreterie Provinciali diCGIL CISL UIL hanno proclamato 3 ore di sciopero nella provincia di Pistoia lunedì 12 dicembre, dalle 10 alle 13 (per i turnisti le ultime 3 ore di lavoro) con presidio in Piazza del Duomo, di fronte alla Prefettura dalle ore 10,30 in poi. Diverse modalità di articolazione dello sciopero potranno essere definite dalle singole categorie.
CGIL CISL UIL Pistoia