Questa mattina le Organizzazioni Sindacali unitamente alle RSA aziendali delle Terme si sono incon-rate presso la sede dell’immobiliare con il Sindaco Severi e l’Assessore Cenni. L’incontro segue quello del 22 gennaio scorso ed è servito a fare il punto sull’intricata situazione.
Come CGIL abbiamo registrato in modo negativo una diversità di orientamento tra i due enti proprietari rispetto agli atti che dovranno essere predisposti per dare risoluzione ai problemi. In particolare sulla necessità espressa da parte del Sindaco di procedere sin da subito con la rescissione del contratto di gestione con la Montecatini Terme Spa, così come indicato dal consiglio comunale di Montecatini Lunedì scorso e che rovescia diametralmente la posizione tenuta fino a due giorni fa. Riteniamo questa scelta sbagliata nel merito perché non aiuta a definire un accordo con l’attuale socio privato Santarelli per il superamento dell’attuale gestione tramite scissione aziendale, che a nostro avviso rimane l’obiettivo primario da perseguire.
Su tale aspetto abbiamo inoltre fatto presente la contraddittorietà dei comportamenti avuti dall’amministrazione comunale, dal momento che il percorso a suo tempo annunciato congiuntamente dagli Enti proprietari alle Organizzazioni Sindacali (e condiviso da CGIL CISL UIL) ha sempre posto la risoluzione contrattuale quale ultima ratio da attuare solo dopo il verificarsi dell’impossibilità di giungere ad un accordo con Santarelli, con il quale invece permangono allo stato attuale le trattative per ricom-porre il futuro assetto societario. In tale contesto, abbiamo anche evidenziato e ribadito la nostra appro-vazione circa le iniziative promosse dalla proprietà per mezzo dell’immobiliare di avvio delle contesta-zioni di inadempienza contrattuale fatte nella seconda metà di gennaio nei confronti del socio privato, la cui affidabilità è stata irrimediabilmente compromessa. Lascia però alquanto perplessi come nel giro di pochi giorni e senza che nel frattempo siano giunti ulteriori elementi sulla vicenda se non la notizia po-sitiva dell’ordinanza del Tribunale di Ascoli di rifondere le Terme dei 10 milioni di euro sottratti, si sia improvvisamente cambiato rotta.
Lo slogan “Riprendiamoci le Terme” con la rescissione del contratto, se pur seducente in termini propa-gandistici, pone non pochi interrogativi – in assenza di accordo - rispetto alle ricadute sulla continuità del servizio, quindi apertura dell’imminente stagione, nonché di conseguenza sugli assetti aziendali e, non ultimi, occupazionali, sia per i dipendenti stagionali che non. Elementi questi di forte preoccupazio-ne che abbiamo sollevato ed al quale non sono state date risposte. Nell’incontro, la CGIL rispetto poi all’annuncio fatto dal sindaco di voler riprendere in mano pubblica la gestione diretta delle Terme, ha chiesto di conoscere con quale strumento verrebbe attuata tale eventuale scelta e soprattutto con quali ri-sorse da destinarvi e necessarie alla gestione, senza però ottenere risposte esaurienti. Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità Istituzionale e che si dia corso a quel percorso che Comune e Regione avevano alcune settimane or sono individuato.
I lavoratori attendono notizie sul loro futuro che è sempre più incerto: alle garanzie proposte dagli Enti in questi giorni, devono adesso seguire atti concreti (anche da Santarelli) che dicano una parola definiti-va su come verrà gestita la prossima stagione e dia certezze al loro futuro.
La Segreteria provinciale CGIL Pistoia
La Segreteria provinciale FILCAMS Pistoia