Una soluzione condivisa indispensabile per affrontare il problema vero: quale futuro per la città termale?
Una soluzione seria e frutto di scelte condivise è ciò che auspichiamo in merito alla vicenda sulla quale da troppe settimane si dibatte in città.
Due necessità parimenti importanti vengono in rilievo: da un lato assicurare il rispetto del principio di legalità, il rispetto cioè di norme di legge, per loro natura generali, e di norme statutarie poste a garanzia della collettività e della società termale stessa; dall'altro il bisogno di garantire una continuità gestionale che consenta di portare a compimento il percorso intrapreso.
Responsabilità degli Enti proprietari comporta allora che si definiscano celermente le soluzioni più idonee a contemperare queste due esigenze, scelte che siano condivise da tutti i portatori di interesse, affinché possano fondare il presupposto indispensabile per affrontare la reale questione su cui invece si tace: quale futuro per la città termale?
E cosa significa parlare di città termale se non parlare innanzitutto delle sue terme?
Chiarire con onestà cosa può rimanere del vecchio piano industriale e cosa non è più perseguibile; chiarire come le annunciate ed in parte già bandite cessioni siano funzionali al ridisegno della città termale e delle sue terme; chiarire quale sia la destinazione d'uso per gli immobili che verranno alienati, quali i vincoli per gli eventuali acquirenti; chiarire quali certezze vi siano in ordine alla sufficienza di tali operazioni per completare il progetto stesso di rilancio, sono questioni ormai non più rinviabili.
In quest'ottica e su questi presupposti vanno poi inquadrate le discussioni sul regolamento urbanistico ma anche su temi quali ZTL ed orari degli esercizi pubblici, temi che, se affrontati in modo avulso dal progetto complessivo di città termale, rischiano di trovare soluzioni non conformi ai bisogni collettivi.
Su tutto ciò chiediamo che si apra rapidamente il confronto con le OO.SS. che, anche nei momenti più difficili, insieme ai lavoratori, hanno condiviso scelte e si sono impegnate, in modo costruttivo, per il bene dell'azienda e della città tutta, non rinunciando mai però alla proposta ma anche all'eventuale dissenso.
CGIL Pistoia