“Esplosione della Cassa Integrazione: nel 2010 impennata superiore al 300%. Oltre il 600% la Straordinaria."
A rischio migliaia di posti di lavoro nel 2011.
Come volevasi dimostrare, nonostante i numerosi “ottimisti”, il 2010 nella provincia di Pistoia dal punto di vista occupazionale chiude in maniera ancora più negativa del pur già disastroso 2009.
Questo quando purtroppo non prevediamo nemmeno un' inversione di tendenza che invece sarebbe auspicabile per il 2011, anno nel quale scadranno le casse integrazioni straordinarie di molte aziende importanti che riguarderanno quasi 1000 dipendenti oltre a tutti coloro che verranno collocati in cassa in deroga. Alla stragrande maggioranza di essi l'unica prospettiva diventa purtroppo solo quella di andare ad ingrossare la già nutrita fila di lavoratrici e lavoratori nelle liste di disoccupazione e mobilità.
I dati relativi agli ammortizzatori sociali nella nostra provincia sono drammatici, con una esplosione della cassa integrazione che passa da 1.506.609 ore autorizzate nel 2009 a 4.597.278 del 2010 (+305%).
Aumentano tutte e tre le tipologie, ma mentre l'ordinaria passa “solamente” da 747.566 ore autorizzate a 765.614 ore, sono soprattutto quella straordinaria e quella in deroga ad aumentare vertiginosamente: rispettivamente da 348.270 a 1.054.339 (302%) e da 410.773 a 2.777.278 (676%).
Il fenomeno riguarda tutti i settori produttivi, non solo quelli tradizionali dell'industria e dell'artigianato, ma anche in maniera consistente il commercio e l'edilizia, oltre alla categoria degli impiegati che percentualmente aumentano più degli operai che tradizionalmente erano i più colpiti da tali provvedimenti.
Questi dati purtroppo vanno ad aggiungersi a quelli di Bankitalia dei giorni scorsi relativamente alla perdita di occupazione ed ai livelli di crescita troppo modesti, oltre ai preoccupanti dati delle associazioni del commercio sui consumi che ci riportano indietro di oltre 10 anni.
Nel frattempo la CGIL ha avanzato una proposta di riforma complessiva degli ammortizzatori sociali in un ottica universale e solidaristica, oltre a rivendicare la certezza delle risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2011, onde evitare di assistere ad un vero e proprio dramma sociale finora limitato anche grazie agli strumenti messi in campo dalla regione e dagli enti locali.
Questo da solo non basta, anche a livello locale è necessario attivare specifici interventi a sostegno dell'occupazione femminile e giovanile, favorire la crescita dimensionale delle imprese attraverso reti e consorzi per invertire la caratteristica del nanismo d'impresa che produce effetti ancora più devastanti in un contesto di crisi generale. attivare politiche per l'attrattività delle imprese nel territorio con particolare attenzione ai nuovi settori produttivi (green economy) ed attività a maggior valore aggiunto e contenuto tecnologico per riconvertire parte del patrimonio industriale esistente.
Bisogna intervenire sulla riduzione della tassazione del lavoro dipendente e delle pensioni per favorire i consumi interni, anche al fine di rilanciare le produzioni oggi più colpite che si rivolgono solo al mercato interno.
Naturalmente tutto questo è in aperta contraddizione con i tagli del governo che tolgono risorse ai comuni ed alle regioni tagliando le politiche sociali, togliendo a chi ha poco e non intervenendo su chi ha molto, oltre ad attaccare sistematicamente i diritti con l'obiettivo di smantellare la contrattazione collettiva.
CGIL Pistoia