FEDERAZIONE LAVORATORI AGROINDUSTRIA
STRUTTURA
Segretario Generale:
Silvia Ghilardi
Segreteria:
Segretario Generale:
Silvia Ghilardi
Segreteria:
Ero presente alla assemblea che si è tenuta oggi alla Polli di Monsummano Terme, ho visto e ascoltato la forte determinazione che le lavoratrici e lavoratori hanno espresso nei confronti della manovra che il Governo Monti si appresta a presentare in Parlamento partire dalla cancellazione, poiché di questo si tratta, della reintegra per licenziamenti senza giusta causa che l'art. 18 oggi non consente.
Le lavoratrici e lavoratori della Polli hanno deciso una fermata di protesta perché ritengono sia indispensabile raggiungere un risultato che ripristini il valore assoluto che così bene ha espresso Mons. Bergantini quando ricorda che “il lavoratore non è una merce” rispetto all'illicenziabilità di una lavoratrice o lavoratore se non vi è giusta causa.
Questo è il messaggio che le tante azioni di protesta che si stanno verificando in questo paese manda al parlamento e alla politica che non può non valutare ciò che i lavoratori e le lavoratrici chiedono con forza con le loro proteste e cioè di modificare radicalmente il progetto Monti sul lavoro.
Damiano Marrano Segretario Generale Flai Cgil Toscana
La RSU della Polli ha dichiarato oggi uno sciopero di un'ora da effettuarsi alla fine di ogni turno di lavoro per protestare contra l'annunciata riforma dell'Art. 18 e degli ammortizzatori sociali.
In particolare si intende colpire ancora i lavoratori dopo la controriforma delle pensioni che se letta in combinato disposto con lo scomparire dellad mobilità colpisce ancora di più i lavoratori che perdessero il posto di lavoro.
A tal proposito si valuta positivamente l'inziativa assunta da che Cgil Cil e Uil per riaprire la discussione su un provvedimento, quello sulle pensioni, che va rimesso al centro dell'attenzione del paese.
L'Art 18 è per le lavoratrici e lavoratori di questo paese una conquista irrinunciabile ed è indisponibile a qualsiasi “manutenzione” che non preveda la reintegra se non c'è giusta causa di licenziamento.
Il Governo Monti spaccia per nuovo, anche con arroganza, ciò che è più antico del mondo e cioè consentire alle Imprese di utilizzare le persone e quando non servono più disfarsene, esattamente come fossero merce.
Faccimo nostra l'opinione di mons Giancarlo Bergantini presidente della Commissione Lavoro, giustizia e pace della CEI che dice “i lavoratori non sono una merce” , che sottolinea come sia giusta la protesta che in queste ore si stà svolgendo in moltissime Aziende di questo paese.
I provvedimenti del Governo dovranno essere approvati dal Parlamento ed è quindi alla politica che chiediamo di respingere l'arroganza con cui sono trattati i lavoratori restituendo dignità al lovoro a partire dal confermare l'Art. 18 norma deterrente contro ogno forma di licenziamento illegittimo.
Approvato all'unanimità dalla assemblea