Abbiamo letto nei giorni scorsi le dichiarazioni del Presidente Rossi a proposito della volontà della Regione Toscana di uscire da tutte le società partecipate.
E' una dichiarazione che ci preoccupa, pensando in particolare al settore termale, settore che nella sua accezione tradizionale soffre la crisi da anni, da quando cioè le cure non sono più supportate adeguatamente dal SistemaSanitarioNazionale.
Un settore però che, tra mille difficoltà, ma anche con molto impegno e sacrifici dei lavoratori e degli addetti del settore, ha messo in campo azioni per il risanamento economico delle aziende e sta cercando di trasformarsi per continuare ad essere motore trainante dell'economia di interi territori, pensiamo a Montecatini Terme (PT), Chianciano (SI), Casciana Terme (PI), provando a fermare l'emorragia di tanti posti di lavoro, a tempo indeterminato o stagionali.
Il risanamento economico già avviato e il tentativo di trasformazione di queste importanti realtà, passa attraverso investimenti di cui la Regione, insieme ad altri Enti Locali, proprietari in tutto o in parte di queste terme, si è fatta carico, e che nei progetti industriali di rilancio delle stesse aziende sono stati, fino anche a due settimane fa, garantiti.
Che fine fanno questi impegni? E che fine fanno i progetti di rilancio delle economie di quei territori, nei quali intorno all'attività termale ruotano le attività turistiche e i tanti esercizi commerciali che di turismo termale vivono? Che fine fanno tutti i lavoratori, molte centinaia, che in queste attività sono impiegati?
Per questo esterniamo una forte preoccupazione per le dichiarazioni che apprendiamo dalla stampa e che riteniamo in controtendenza rispetto agli impegni sin qui discussi.
Riteniamo pertanto che sia utile un confronto immediato sulla questione, attraverso una richiesta di incontro delle OO.SS. che contestualmente facciamo all'Assessore al turismo Nocentini.
Se quanto dichiarato si espliciterà rischia di produrre incertezza e la ricaduta negativa su centinaia di posti di lavoro con la conseguente desertificazione economica di interi territori e, in nome di tagli e risparmi non certi, si produrrà un costo sociale enorme.
Noi non condividiamo questa strada e vogliamo discuterne nel merito.
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