Il lungo negoziato per rinnovare i contratti nazionali del commercio/terziario e della distribuzione cooperativa sono arrivati infine in porto dopo un'estenuante incontro finale concluso a Roma nelle prime ore di oggi venerdì 2 luglio.
L’ipotesi di accordo raggiunte, fatto salvo il meccanismo di riallineamento salariale come previsto dall’accordo del 23 luglio del 93, prevedono un aumento retributivo a regime di 125 euro (cui vanno aggiunti i 14,46 euro erogati nel gennaio 2003) in tre tranche, ed una tantum di 400 euro al quarto livello parametrale, ripartita in 250 euro in pagamento nel corrente mese di luglio e 150 euro in pagamento a gennaio 2005.
Filcams, Fisascat, UILTuCS esprimono il più sincero ringraziamento alle lavoratrici e ai lavoratori, solo grazie all’impegno dei quali è stato possibile contrastare i reiterati tentativi della controparte, e in particolare delle aziende della grande distribuzione, di impedire la stipula di un contratto che si segnala ancora una volta per aver negoziato, contrattato, limitato le opportunità devastanti che recenti normative di legge avevano introdotto in particolare in materia di mercato del lavoro, part-time, apprendistato.
La revoca degli scioperi proclamati nel settore del commercio e terziario privato da parte delle Segreterie Nazionali di Filcams, Fisascat, UILTuCS in concomitanza della stipula dell’ipotesi di accordo intervenuta questa notte non ha consentito di dare adeguata comunicazione a tutti i lavoratori già mobilitati nelle giornate precedenti. Per questa ragione i sindacati chiariscono che i lavoratori e le lavoratrici che hanno aderito allo sciopero del 2 luglio in quanto non erano al corrente della revoca dello stesso, hanno la totale copertura sindacale e, pertanto, non possono in alcun caso essere considerati assenti ingiustificati, così come convenuto durante il confronto con la delegazione della Confcommercio.
Qualsiasi atto intimidatorio delle direzioni aziendali nei confronti degli scioperanti sarà immediatamente contrastato e denunciato come attività antisindacale.
p/FILCAMS-CGIL F. Capponi |
p/FISASCAT-CISL A.Cavallnii |
p/UILTuCS-UIL P. Meacci |