La scorsa settimana è stato avviato il confronto con la società Panorama ed il sindacato in vista dell’apertura del Centro Commerciale in via Pallavicini a Pistoia prevista per il 30 novembre.
Ad oggi non abbiamo ancora un quadro completo e definito riguardante gli organici con i quali l’azienda intende procedere con l’apertura e l’assetto definitivo a regime.
Lunedì 6 ci sarà un nuovo incontro con i responsabili nazionali di Panorama in occasione del quale l’azienda si è impegnata a fornire ulteriori e più precise informazioni.
Alla domanda riguardante la presenza di lavoratori in appalto all’interno del negozio invece di personale assunto direttamente da Panorama, i rappresentanti dell’azienda hanno escluso il ricorso a forme di esternalizzazioni.
Ciò che sconcerta invece è il fatto che abbiamo raccolto da aziende fornitrici di servizi la conferma che all’interno dell’ipermercato interi reparti di vendita saranno appaltati a cooperative o ditte esterne.
Tale scelta, se confermata nei prossimi giorni, sarebbe in aperto contrasto con gli impegni assunti dalla stessa Panorama in occasione della presentazione del progetto di realizzazione del centro Commerciale nel dicembre 2002. Allora, in presenza dell’amministrazione Comunale, l’azienda dichiarò l’assunzione di tutto il personale alle proprie dipendenze. Oggi il tentativo, con l’inserimento di appalti nei reparti, è quello di scardinare una regola presente in tutte le grandi reti distributive in Toscana, senza eccezioni, e la quasi totalità del territorio nazionale, partendo con questa forma di sperimentazione da Pistoia: le conseguenze – soprattutto a danno dei lavoratori - sarebbero pesantissime con ripercussioni su tutta la grande e media distribuzione commerciale per mantenere competitività commerciale.
Per affrontare questi aspetti che ci vedono fermamente contrari, è stata indetta una nuova Conferenza di Servizi presso la Regione Toscana il 14 del mese alla presenza oltre che dell’azienda, della Regione e della Provincia e Comune di Pistoia.
Nel caso l’azienda non receda da questa sua impostazione dirompente, non mancheremo di far sentire con determinazione la nostra contrarietà con la mobilitazione dei lavoratori del settore.