Picco di ore di cassa integrazione richieste, forte calo di occupati e imprese nel primo semestre dell'anno
Da un'analisi, elaborata dalla Fillea-CGIL regionale e riferiti ai primi sette mesi del 2012, emerge per il settore edile uno scenario preoccupante che va ad aggiungersi alla già difficile situazione economica della Provincia di Pistoia. Da una osservazione dai dati rileviamo infatti che nei primi sette mesi sono state autorizzate 122996 ore di ordinaria rispetto alle 146140 del 2011 e 81560 di deroga rispetto alle 24212 del 2011 con un aumento complessivo, per il solo periodo analizzato del 2102, di circa 34000 ore. La situazione occupazionale e delle imprese è altrettanto preoccupante, infatti si registra una riduzione degli occupati, semestre su semestre, di circa il 7% e delle imprese attive di circa il 9%.
Il settore delle costruzioni, comparto che contribuisce al 10 per cento del PIL nazionale e che effettua per circa l'80 per cento acquisti di beni e servizi dagli altri settori, ha fatto, negli ultimi cinque anni, un balzo indietro epocale. L'edilizia ha subito infatti una forte perdita di posti di lavoro, circa 400000 su base nazionale, e numerose situazioni di crisi. Anche per il 2012 non ci sono segnali confortanti, la situazione sembra evolvere in modo minaccioso.
Lo scenario non migliora a livello regionale dove, nonostante un'apparente diminuzione per i primi mesi dell'anno, si è registrato, per il settore edile e costruzioni, un sensibile aumento di ore di cassa integrazione autorizzate. Sempre nei primi sette mesi si registra, in Tocana, una perdita degli occupati nel settore di circa 16000 unità e un calo delle aziende attive di circa 3000. Tutto questo diventa ancora più grave se accompagnato alla crisi dei settori direttamente collegati (legno, mobili, lapidei, ecc.), insieme infatti si è registrato, sempre su base regionale, nei mesi di maggio, giugno e luglio un picco di circa 1 mln di ore di cassa integrazione autorizzate .
L'impatto che la crisi economica ha avuto su questo settore è impressionante e non è più rinviabile una strategia, esercitata ad ogni livello istituzionale, che permetta di arginare l'emorragia di imprese e occupazione, considerando anche che forse questo è l'unico settore in grado di fungere da volano per l'intero sistema economico. “Una situazione come questa, pur con i tratti della drammaticità, può rappresentare un'occasione” commenta Marco Ballati Seg. Gen. Fillea-CGIL di Pistoia “per ripensare il modello che ha accompagnato il settore e dare altre priorità di sviluppo al paese. E' necessario anche per l'edilizia avviare un profondo processo d'innovazione, orientato verso le sfide ambientali che dobbiamo affrontare. Scommettere su un nuovo modello basato sulla sostenibilità ambientale e sociale rappresenta una scelta utile e necessaria, e può contribuire, attivando anche nuove sinergie tra settori, ad una ripresa produttiva. Per far questo” continua Ballati “ è necessario e un confronto, tra tutti gli attori coinvolti che abbia al centro della discussione i temi fondamentali , la ricerca, la formazione, la green building, la riqualificazione degli edifici e la legalità”. In tale direzione si sono già orientate orientate le confederazioni regionali di CGIL, CISL, UIL e Regione Toscana che nel protocollo sottoscritto in luglio individuano il tema come tra i più rilevanti un patto per lo sviluppo economico e sociale della regione.
“Nel nostro territorio ci sono tutte le condizioni, sia generali che squisitamente locali, per le quali tale confronto non è più rinviabile” conclude Ballati “ e se l'amministrazione comunale di Pistoia si fa carico di promuoverlo la Fillea si rende disponibile a portare il proprio contributo”.