Dopo i recenti interventi sull'Associazione Teatrale Pistoiese un chiarimento dal Sindacato
Abbiamo assistito in questi giorni a numerosi interventi pubblici da più parti circa l'eccessivo costo del personale dell'Associazione Teatrale Pistoiese.
Rispetto a ciò vorremmo chiarire alcuni punti e fare alcune considerazioni.
Il personale dell'ATP, nei numeri, è lo stesso di quando l'Associazione gestiva soltanto due strutture, mentre oggi ne gestisce altre quattro, oltre alla gestione tecnico organizzativa della Scuola Mabellini di Pistoia e ad un’importante attività di formazione del pubblico indirizzata alle giovani generazioni.
Per quanto riguarda invece l'informazione per cui la media delle retribuzioni sarebbe di “60,000 euro pro capite” risulta del tutto priva di fondamento; si precisa, a mero titolo di esempio, che lo stipendio annuo lordo di un dipendente a tempo indeterminato di qualifica medio-alta (II livello) ammonta, come da CUD 2010, a circa 26.000 euro lordi annui, una cifra, quindi, ben lontana da quanto dichiarato dalla stampa.
Impropriamente vengono poi definiti dirigenti, lavoratori dipendenti inquadrati invece nell'area impiegatizia (livello I) del CCNL ai quali, sono state affidate responsabilità ulteriori nella gestione dell'ATP, a differenza di altre realtà che si affidano invece a dirigenti o consulenti esterni.
Gli straordinari, dai dati in nostro possesso, che meritano comunque più approfondite verifiche, non risultano essere così numerosi, in relazione alle caratteristiche dell'attività svolta.
In ogni caso preme evidenziare la disponibilità del sindacato e dei lavoratori a contrattare anche una diversa organizzazione del lavoro al fine di garantire un risparmio di risorse o una diversa distribuzione del lavoro stesso.
Chiediamo quindi all'Associazione di aprire un confronto per verificare spazi per una miglior razionalizzazione delle spese (a partire dal risparmio sul costo del laboratorio per il quale, a quanto consta, è stata richiesta una disponibilità di spazi agli enti soci) e per affrontare l'annunciata riduzione dei finanziamenti, nel timore che la conseguente riduzione della programmazione metta a serio rischio i livelli occupazionali, in particolare dei precari.
Certo, la contrattazione presuppone una controparte!
L'integrativo aziendale del 2004 è ormai scaduto da anni e le richieste per il suo rinnovo non hanno ancora visto risposte da parte dell'Associazione.
Richieste che riguardano anche e soprattutto la condizione dei lavoratori con contratto a tempo determinato e gli stagionali sui quali vorremmo sperare per il futuro che vi sia la disponibilità ad individuare percorsi condivisi piuttosto che avviare vertenze, come anche recentemente avvenuto, da parte dei nostri uffici legali.
Di sicuro il taglio della programmazione della stagione di prosa del Teatro Pacini di Pescia non ha aiutato, così come la difficile previsione dell’attività di concessione a terzi del teatro Bolognini, producendo già quest'anno una diminuzione dei periodi di lavoro degli attuali 8 lavoratori stagionali.
Se è pur vero che il CCNL garantisce un minimo garantito di 70 ore mensili in stagione e 36 fuori stagione, ma a fronte del fatto che alcuni stagionali hanno effettuato una media di 120 ore mensili, perlomeno in stagione, occorre provare a consolidare il lavoro realmente svolto ed impegnarsi per la loro stabilizzazione, ricercando le soluzioni più utili per garantirne diritti e tutele.
Tutti questi temi saranno anche oggetto di riflessione nell'incontro richiesto con gli Assessori alla Cultura della Provincia e del Comune di Pistoia.
Se si vuole davvero discutere del futuro dell'offerta culturale ai cittadini della provincia, con un'ottica più integrata e di rete possibile per rispondere ai tagli imposti dalla finanziaria e dalla conseguente ridotta capacità di spesa degli EE.LL., sarebbe bene dire con trasparenza se si crede ancora alla mission a suo tempo affidata all'ATP, affrontarne con sincerità le eventuali criticità, valutarne con obiettività i risultati prodotti, piuttosto che utilizzare, con slogan “brunettiani”, le scorciatoie della polemica che a noi appaiono davvero di poca utilità per i lavoratori ed i cittadini.
La Segreteria SLC CGIL
Balli Gianluca
Marabos Irene