Comunicato alla RSU l'avvio della procedura di mobilità. Un altro duro colpo all'occupazione, soprattutto femminile della Valdinievole.
Nella giornata di ieri, è stata consegnata a mano alla RSU Aziendale la lettera di apertura della procedura di mobilità che comprende 45 licenziamenti in prevalenza donne.
Tale comunicazione, tra l'altro ad oggi non pervenuta alle organizzazioni sindacali provinciali di categoria, arriva in modo inaspettato rispetto ad un percorso iniziato nel 2009 condiviso con il sindacato che ha visto l'utilizzo della cassa integrazione ordinaria e straordinaria per crisi.
La decisione dei licenziamenti arriva come un fulmine a ciel sereno anche perché nei percorsi di verifica effettuati durante la cassa integrazione erano stati ipotizzati, alla scadenza delle stesse, l'utilizzo di possibili ulteriori strumenti di protezione sociale per i lavoratori, a seguito anche di una parziale ripresa dell'attività dell'azienda e di segnali positivi che lasciano intravedere delle prospettive per il futuro.
Inoltre i licenziamenti che interessano per la maggior parte donne e part time appaiono del tutto ingiustificati anche alla luce delle rassicurazioni date dall'azienda sia nei recenti incontri ma anche attraverso i comunicati stampa dell'Amministratore Delegato Luca Focosi il quale dichiarava agli organi di stampa il 29 gennaio 2011, che il momento più difficile della crisi era ormai superato, e che, proprio per questo, si rendeva disponibile a proseguire il percorso condiviso con il sindacato continuando ad usufruire degli ammortizzatori sociali.
Il sindacato, nell'ambito della procedura ormai aperta, sarà a fianco della RSU e dei lavoratori della Nuova Edart per sostenere con tutte le forme di lotta necessarie, la battaglia a difesa di tutti i posti di lavoro e per evitare un ulteriore impoverimento dei livelli occupazionali dell'intero territorio della Valdinievole.