Democrazia Rappresentanza

image

image

Pubblichiamo il testo integrale del documento approvato sabato 15 gennaio dal Comitato direttivo della Cgil con 112 voti a favore e 14 astenuti.
Il documento è stato trasmesso alla Cisl e alla Uil e per conoscenza alle associazioni imprenditoriali, con una lettera di accompagnamento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso

A.IL PERCORSO
1. Definire una griglia di princìpi e proposte che portano a sintesi una lunga elaborazione interna alla Cgil;
2. non un documento compiuto in sé, quanto una base per la ripresa del dialogo con Cisl e Uil;
3. una griglia su cui sia parimenti possibile aprire un confronto con Confindustria e tutte le altre associazioni;
4. l’accordo endosindacale è la prima tappa per giungere a una iniziativa legislativa sulla rappresentanza e sull’attuazione dell’erga omnes della quale riconfermiamo la necessità.
B. LE RAGIONI
1. è indispensabile consolidare le regole della democrazia e della rappresentanza a partire dal Protocollo del 1993, contro i rischi di disgregazione del sistema contrattuale e delle relazioni sindacali;
2. è necessario e urgente riprendere un “dialogo costruttivo” tra le Organizzazioni Sindacali e tra le parti sociali;
3. la competizione fisiologica tra le grandi Organizzazioni Sindacali deve produrre più convergenza di intenti; se si trasforma in una rottura stabile e discriminante riduce il grado di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori;
4. la balcanizzazione delle relazioni sindacali per via politica non è utile alla crescita e alla competitività del paese;
5. la libertà sindacale appartiene ai singoli lavoratori, non può divenire una variabile dipendente del processo negoziale e degli accordi contrattuali di nessuna azienda;
6. le parti sociali (sindacali e datoriali) hanno il diritto dovere di trovare un accordo endosindacale sulle regole della democrazia e della rappresentanza che sia generale, omogeneo ed esigibile;
7. gli orientamenti della Cgil su democrazia e rappresentanza derivano dalle esperienze negoziali, costruttive, unitarie e largamente diffuse nel paese.
C. GLI OBIETTIVI
1. certificare il grado di rappresentatività delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni di impresa;
2. definire percorsi certi di consultazione dei lavoratori anche in caso di rilevanti dissensi fra le Organizzazioni Sindacali in fase negoziale finale;
3. estendere e diffondere le Rsu a tutti i settori nelle aziende sopra i 15 addetti, eleggere Rsu interaziendali e/o territoriali per le imprese minori;
4. confermare che i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls) sono parte integrante delle rispettive Rsu, al fine di rendere più efficace e coordinata la loro azione;
5. rendere fattivamente esigibile (sia da parte dei lavoratori che di ciascuna delle Organizzazioni Sindacali) la elezione delle Rsu in tutti i luoghi di lavoro (come da punto 3 precedente);
6. definire un meccanismo elettorale democratico che garantisca la libera competizione tra le liste elettorali nella costituzione delle Rsu;
7. sancire il suffragio universale dei lavoratori con elettorato attivo e passivo da parte di ciascun dipendente dell’impresa nell’elezione delle Rsu, sancire il diritto di voto anche per i lavoratori temporanei;
8. esplicitare diritti, doveri e responsabilità delle Rsu come soggetto e luogo in cui i rappresentanti sindacali svolgono le loro funzioni;
9. formalizzare il sistema negoziale e di rappresentanza nei grandi Gruppi con più di una realtà produttiva (e più di una Rsu);
10.rafforzare, secondo le esperienze delle categorie, il percorso del mandato a negoziare prima della firma, e di verifica mediante voto certificato o referendario dopo la firma;
11. il percorso del mandato a negoziare e di verifica dopo la firma, come da punto precedente, riguarda gli accordi interconfederali, quelli contrattuali e quelli territoriali;
12. prevedere la possibilità del ricorso al referendum da parte dei lavoratori per abrogare un accordo firmato;
13. definire le materie indisponibili alla contrattazione e al voto dei lavoratori (come da punto 10), per accordo tra le Organizzazioni Sindacali titolari del negoziato;
14. rafforzare le garanzie di cogenza degli obblighi contrattuali reciproci nelle aziende;
15. sperimentare forme di partecipazione e consultazione nelle aziende (a partire dai grandi Gruppi);
16. confermare la legislazione vigente in materia nei settori della Pubblica Amministrazione e della Conoscenza; provvedere al rinnovo delle Rsu e alla verifica del peso associativo delle Organizzazioni Sindacali negli stessi settori.
D. MISURAZIONE DELLA RAPPRESENTATIVITÀ
1. si considerano rappresentative a livello nazionale, territoriale e aziendale le Organizzazioni Sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al 5%, la quale determina l’accesso ai tavoli di trattativa;
2. la misura della rappresentatività è effettuata tramite una media del peso associativo (numero iscritti certificati dall’Inps) e del peso elettorale (voti nelle elezioni delle Rsu certificati da validazione dei verbali elettorali); il quorum del 51% per sottoscrivere gli accordi è definito sulla base dei voti e degli iscritti nella loro globalità;
3. il Cnel è depositario dei dati che certificano la misura della rappresentatività delle Organizzazioni Sindacali e datoriali;
4. va definita una transizione per il tempo di messa a regime del sistema;
E. VERIFICA DEL MANDATO IN CASO DI DISSENSO
1. se in fase negoziale sussistono rilevanti dissensi fra le Organizzazioni Sindacali e i favorevoli alla firma non raggiungono un quorum da definire, comunque superiore alla maggioranza semplice della rappresentatività, si avvia un percorso di verifica del mandato mediante il voto dei lavoratori;
2. il voto certificato o referendario dei lavoratori, espresso a maggioranza semplice (secondo le modalità decise dalle categorie), è vincolante per tutte le Organizzazioni Sindacali che hanno condotto le trattative e hanno avviato il percorso di verifica del mandato;
3. in questo caso, il referendum abrogativo dell’accordo firmato può essere attivato solo da chi non agisce la consultazione di mandato.
F. LA RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA
1. La Rsu è composta dai rappresentanti sindacali (o delegati) dei lavoratori iscritti e non iscritti alle Organizzazioni Sindacali;
2. la Rsu è il soggetto aziendale che esercita i diritti collettivi di contrattazione;
3. la Rsu rimane in carica per la durata di 3 anni;
4. la Rsu esercita (in relazione con le Organizzazioni Sindacali) le funzioni contrattuali nei modi previsti dal regolamento sulle Rsu (ovvero dai contratti o altro);
5. la Rsu è un soggetto unico e unitario che delibera attraverso una sua formale convocazione;
6. la Rsu delibera, a seconda delle materie, a maggioranza semplice o qualificata secondo il regolamento;
7. la Rsu, prima di deliberare sulle piattaforme e sull’ipotesi di accordo consulta, lavoratrici, lavoratori e iscritti nella forma di volta in volta prescelta, a partire dal referendum.
G. LA RSU DI GRUPPO
1. la Rsu di Gruppo è costituita dall’insieme delle Rsu di stabilimento o da un Coordinamento delle Rsu (Co.Rsu) eletto; Rsu di gruppo o Co.Rsu partecipano alle trattative assieme alle Organizzazioni Sindacali;
2. il Co.Rsu, fatte le necessarie verifiche interne nelle Rsu e, ove necessario, tra le lavoratrici i lavoratori e gli iscritti, vara con il proprio voto (a maggioranza semplice) la piattaforma e l’ipotesi di accordo. Un regolamento convenuto tra le Organizzazioni Sindacali decide le materie su cui è necessario il voto di tutte le Rsu;
3. la piattaforma e l’accordo aziendale di Gruppo sono sottoposti a consultazione anche referendaria delle lavoratrici e dei lavoratori;
4. contro l’accordo realizzato può essere indetto un referendum abrogativo su richiesta di un numero di lavoratrici e lavoratori non inferiori a una percentuale da definire dei dipendenti del Gruppo, entro 30 giorni dalla firma;
5. Co.Rsu e Organizzazioni Sindacali competenti eleggono propri rappresentanti negli organismi di informazione,partecipazione e consultazione sindacale adottati dal Gruppo.
H. RAPPRESENTANZA AZIENDALE E CCNL
1. le Rsu e i Co.Rsu partecipano in misura della loro rappresentatività (secondo modalità definite dalle Organizzazioni Sindacali) alla Delegazione trattante per il rinnovo del Ccnl;
2. la Delegazione trattante esprime con un voto il proprio mandato alle Organizzazioni Sindacali a firmare l’ipotesi di nuovo Ccnl;
3. le piattaforme e l’accordo di rinnovo del Ccnl sono sottoposti al voto anche referendario, certificato e vincolante di lavoratrici e di lavoratori nelle modalità stabilite dalle Organizzazioni Sindacali competenti con un regolamento che potrà prevedere anche l’assemblea nazionale dei delegati.
I. MODALITÀ ELETTORALI DELLE RSU D’AZIENDA
1. hanno diritto a presentare la propria lista per le elezioni delle Rsu, ciascuna delle Organizzazioni Sindacali firmatarie di Contratti nazionali e/o aziendali e/o territoriali applicati in azienda;
2. hanno inoltre diritto a presentare liste alle elezioni delle Rsu coloro che abbiano raccolto almeno il 5 % di firme tra avoratrici e lavoratori dell’azienda in cui sono in corso le elezioni della Rsu;
3. definito il numero di componenti della Rsu e il relativo quorum, risulteranno elettiin misura proporzionale i candidati di ciascuna delle liste presentate che abbiano superato il quorum;
4. le modalità di convalida delle liste e le operazioni di voto sono definite dalle Organizzazioni Sindacali di categoria interessate;
5. sarà cura delle Organizzazioni Sindacali di categoria garantire, attraverso l’opportuna definizione dei collegi elettorali la rappresentanza delle diverse articolazioni organizzative aziendali, nonché la rappresentanza di genere e dei livelli professionali.

Se non ora quando?

image

Domenica 13 Febbraio a PISTOIA
Manifestazione in Piazza Gavinana (sul Globo) -con inizio alle ore 15,30
in occasione della GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE DELLE DONNE (e non solo)

APPELLO ALLA MOBILITAZIONE DELLE DONNE ITALIANE
DOMENICA 13 FEBBRAIO2011

In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.

Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia – hanno costruito la nazione democratica.

Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.

Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.

Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.

Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.

Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.

Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.

Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.

L’APPUNTAMENTO E’ PER IL 13 FEBBRAIO IN OGNI GRANDE CITTA’ ITALIANA


Clicca qui per firmare l'appello

CGIL Sostiene

image

Anticipo CIG

image

image

Sportello RLS

image

image