Per i figli dei dipendenti nel settore artigiano

Su proposta di CGIL, CISL, UIL regionali, l’Ebret (Ente bilaterale regionale dell’artigianato) ha deciso un intervento in favore dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti di aziende artigiane iscritte, consistente in un "buono libri" del valore di € 180. La domanda dovrà essere inoltrata ad EBRET, entro il 15 Novembre 2013. I beneficiari devono essere dipendenti di aziende iscritte a Ebret con figli frequentanti la scuola media inferiore e superiore per l’anno scolastico 2013-14. Al momento della richiesta di contributo da parte del lavoratore, dovranno risultare soddisfatti i seguenti requisiti:

  1. il lavoratore dovrà essere dipendente di un’azienda regolarmente iscritta all’EBRET
  2. il dipendente dovrà presentare un ISEE non superiore a 16.000 euro.

Per la compilazione del modello ISEE e tutte le informazioni gli uffici del CAAF CGIL sono a vostra disposizione. E' possibile prendere l'appuntamento da telefono fisso tramite il numero verde 800.730.800 o presso la sede più vicina.

image

Per ogni informazione rivolgiti ad una delle nostre sedi o al CAAF CGIL

Scarica il Domanda per richiesta di Contributo scolastico all'EBRET

Scarica il Modello per autocertificazione per richiesta contributo Bonus Libri EBRET

Scarica il Regolamento EBRET per erogazione Bonus libri anno scolastico 2013-2014

Scarica il Volantino Bonus Libri EBRET

Buoni libro per i figli dei dipendenti nel settore artigiano

Su proposta di CGIL, CISL, UIL regionali, l’Ebret (Ente bilaterale regionale dell’artigianato) ha confermato anche per il 2014 il Contributo per acquisto di testi scolastici, prestazione che era stata introdotta a livello sperimentale nel 2013: i dipendenti di aziende artigiane regolarmente iscritte all’Ente Bilaterale possono richiedere un contributo per l’acquisto di testi scolastici di scuola media inferiore o superiore a valere per l’anno scolastico 2014/2015.


Il contributo EBRET arriva fino ad un massimo di 180 euro ed ogni dipendente può presentare domanda per un solo componente del proprio nucleo familiare.
La domanda dev’essere presentata tramite il modulo 010/14 entro e non oltre il 14 novembre 2014.

Larichiesta di contributo dev’essere inviata in originale per posta all’indirizzo dell’EBRET, Viale F.lli Rosselli 47, 50144 Firenze, corredata da:

  • elenco dei testi scolastici e copia della ricevuta o fattura di acquisto;
  • eventuale autocertificazione, da produrre nel caso il lavoratore sia stato posto in sospensione dal lavoro per crisi aziendali o occupazionali per almeno 90 giorni negli ultimi 24 mesi.

Quest’ultimo, legato all'utilizzo degli ammortizzatori sociali, è infatti un criterio che garantisce la priorità nella graduatoria delle domande, che sarà compilata dall’EBRET tra tutte le richieste complete ed ammissibili che saranno state presentate entro la scadenza prevista.

L’EBRET erogherà l’importo del contributo con un bonifico bancario effettuato in favore dell’azienda di cui il lavoratore è dipendente. L’azienda inserirà l’importo così ricevuto nella prima busta paga utile del lavoratore.

Il contributo può essere richiesto dal lavoratore utilizzando il modello 010/14 scaricabile tramite i links a fondo pagina, insieme al Regolamento

Per la compilazione del modello ISEE e tutte le informazioni gli uffici del CAAF CGIL sono a vostra disposizione. E' possibile prendere l'appuntamento da telefono fisso tramite il numero verde 800.730.800 o presso la sede più vicina.

Per ogni informazione rivolgiti ad una delle nostre sedi o al CAAF CGIL

Scarica il pdf Domanda per richiesta di Contributo scolastico all'EBRET (104 KB)

Scarica il Modello per autocertificazione per richiesta contributo Bonus Libri EBRET

Scarica il pdf Regolamento EBRET per erogazione Bonus libri anno scolastico 2014-2015 (231 KB)

Scarica il pdf Volantino Bonus Libri EBRET (211 KB)

Lavoro Cognitivo?

imageLavori con la conoscenza? Ti occupi di innovazione? Sei un programmatore informatico, o un ricercatore, o un addetto stampa? Sei un professionista? Sei un creativo? Ti occupi di ricerca? Lavori nel mondo dello spettacolo? Ti occupi di cultura? La tua attività ha a che fare con la comunicazione? Se la risposta a almeno una di queste domande è, compila il questionarioe aiutaci a definire cos’è il lavoro cognitivo. Leggi il progetto di ricerca.

Il paradigma del lavoro contemporaneo si muove verso una crescente rilevanza del ruolo svolto dalla conoscenza, sgretolando però il lavoro stesso, rendendolo precario e disseminato. Gli Ires di Emilia-Romagna, Toscana e Veneto, con la volontà di scandagliare questo mondo lavorativo, hanno lanciato l’indagine “Elaborazione. Esplorazione tra i lavori cognitivi in Italia”. Nella prima fase della ricerca sono state effettuate più di cento interviste qualitative a lavoratori e lavoratrici del cognitivo, grazie alle quali è stato possibile raccogliere ricche informazioni ed esperienze propedeutiche, nella seconda fase, alla realizzazione di un questionario on-line da diffondere attraverso una piattaforma in rete, sperimentando così un’innovativa modalità di ricerca. Il sito dedicato, i social network, lo spazio per i commenti e i consigli e lo stesso questionario on-line rappresentano un’apertura verso un mondo lavorativo il più delle volte frantumato ed isolato, o, anche nel caso esso sia stabile, scarsamente coinvolto dall’azione sindacale. Anche per queste ragioni, la ricerca, oltre a voler disegnare una mappatura di questi lavori ed una loro possibile definizione, si pone l’obiettivo di individuare e rafforzare possibili percorsi di rappresentanza.
La struttura del sito internet (www.elaborazione.org) è pensata proprio per rispondere alle esigenze di una ricerca che sia in grado non solo di raccogliere un alto numero di questionari, ma che instauri uno scambio ed una interazione costruttiva con i lavoratori e le lavoratrici che riuscirà ad intercettare.

Scarica il numero speciale di Ires Square default Ires Square numero speciale luglio 2013 (493 KB)

Lavoro è democrazia

Non c'è più tempo per aspettare.

CGIL CISL UIL ritengono sia urgente che il tema del lavoro torni al centro delle scelte politiche ed economiche.

Investimenti, redistribuzione del reddito, ripresa dei consumi sono le condizioni essenziali per sostenere la nostra economia.

  1. In particolare servono provvedimenti per uscire dalla recessione e riprendere la crescita.
  2. Dare soluzione alle emergenze che alimentano la disoccupazione, attraverso:
    • il finanziamento degli ammortizzatori in deroga, almeno per tutto il 2013;
    • l'effettiva salvaguardia degli "esodati";
  3. Ridurre le tasse per i lavoratori dipendenti, i pensionati e le imprese che faranno assunzioni nel prossimo biennio, destinando automaticamente le risorse derivanti da un'efficace lotta all'evasione fiscale, reato di cui va sancita la natura penale.
  4. Rilanciare politiche anticicliche prevedendo la possibilità per i Comuni, che hanno risorse, di fare investimenti e di avviare i cantieri già deliberati fuori dal Patto di Stabilità.
  5. Ridurre i costi della politica è la condizione per buone istituzioni e buona politica. Si tratta, da un lato, di riordinare e semplificare l'assetto istituzionale ed amministrativo del Paese, seguendo quanto già fatto dagli altri partner europei e, dall'altro, di tagliare con decisione gli sprechi e i privilegi che non sono compatibili con l'efficienza e la buona amministrazione.
  6. Ammodernare e semplificare la Pubblica Amministrazione non attraverso tagli lineari, ma con la riorganizzazione e l'efficacia del suo funzionamento, con il contenimento della legislazione concorrente ed eliminando tutte le formalità che rallentano le decisioni. é fondamentale, per sostenere la crescita, investire nella scuola pubblica, nell'università, nella ricerca pubblica e nell'innovazione.
  7. Prorogare i contratti precari nella Pubblica Amministrazione e nella Scuola in scadenza.
  8. Definire una politica industriale che rilanci le produzioni, valorizzando le imprese che investono in innovazione e ricerca e che salvaguardano l'occupazione e le competenze.
  9. Definire uno strumento di contrasto alla povertà e il finanziamento della non autosufficienza.
  10. Applicare la riforma dell'IMU esonerando solo i possessori di un'unica abitazione, con un tetto riferito al valore dell'immobile.
  11. Correggere le iniquità della legge Fornero sulle pensioni.

Queste sono le scelte per arrestare la caduta del sistema produttivo e fare ripartire le crescita creando nuove opportunità di lavoro.

Insieme a queste misure le Parti Sociali sono impegnate nei rinnovi dei contratti collettivi di nazionali di lavoro e nella scelta di salvaguardare l'occupazione, anche attraverso gli ammortizzatori sociali e i contratti di solidarietà.