Gentile Corrado Benzio,
nel massimo rispetto del suo lavoro e delle libertà e diritti costituzionalmente garantiti, che sempre questa Organizzazione Sindacale ha contribuito a difendere, ce ne dovrà dare atto, mi è però obbligo manifestare il più totale dissenso rispetto alle argomentazioni da Lei utilizzate per commentare alcune vicende sindacali locali.
Mi riferisco in particolare, ma non solo, alla vertenza sindacale aperta con Farcom.
La trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto da ben tre anni, la disdetta unilaterale dello stesso da parte dell'associazione nazionale di categoria, l'applicazione di un regolamento unilaterale da parte di Farcom, il conseguente stop delle trattative aziendali per il rinnovo dell'integrativo aziendale (di cui la modalità di erogazione dei buoni pasti rappresenta solo uno dei punti su cui peraltro – precisiamo di nuovo – ci sono già impegni condivisi con l'Azienda), lo sciopero con adesione dell'oltre 90% del personale della scorsa settimana, mi paiono tutti temi squisitamente sindacali, che hanno al centro la difesa dei diritti dei lavoratori e che nulla hanno a che vedere con presunte “manovre” o posizioni di corrente all'interno del Partito Democratico.
L'autonomia della CGIL rispetto alle vicende politiche che attraversano il partito di maggioranza che governa la maggior parte delle Amministrazioni Locali pistoiesi, è sempre stata non soltanto dichiarata, ma praticata con convinzione da tutti i suoi dirigenti.
Ne sono dimostrazione le posizioni assunte dall'Organizzazione (che per brevità evito di richiamare, avendone dato spesso ampio risalto anche la stampa locale) in totale autonomia, ribadisco, dalla politica e dai partiti, come si conviene ad un'Organizzazione di rappresentanza di lavoratori e pensionati tenuta unicamente al rispetto del proprio Statuto e del mandato dei propri rappresentati.
Per quanto riguarda la vicenda Farcom, nella convinzione che il possibile sblocco positivo della trattativa sul CCNL, anche grazie al successo della mobilitazione, possa portare a riaprire un sereno confronto aziendale nell'interesse dei lavoratori, dell'azienda e dei cittadini utenti del servizio, ci premerebbe davvero che il dibattito pubblico si sviluppasse intorno alle strategie per fronteggiare la crisi, per implementare e qualificare i servizi, senza che fosse viziato da inutili e del tutto fuorvianti dietrologismi.
Tra l'altro, se proprio dovessi scendere sul piano delle argomentazioni da Lei utilizzate, Le faccio presente che la sottoscritta, da libera cittadina iscritta al PD, nell'esercizio dei propri diritti civili, ha convintamente sostenuto Simona Laing come candidata alla Segreteria provinciale del PD. Ma questo è gossip …. e ben poco interessante.
Cordiali saluti.
Gessica Beneforti – Segretaria Generale CGIL Pistoia