La Corte dei Conti non ha certificato l'ipotesi di contratto nazionale del comparto della sanità pubblica.
Di fatto dopo 28 mesi i 600.000 dipendenti della Sanità non si vedono riconoscere un diritto e subiscono un ulteriore ed inaccettabile danno economico.
Non solo ma è necessario ribadire che il contratto nazionale oltre al riconoscimento d'aumenti salariali è un utile ed indispensabile strumento per gestire nel migliore dei modi i servizi e dare risposte adeguate agli utenti.
Le nostre controparti non possono perdere altro tempo! Il Contratto nazionale deve essere comunque sottoscritto anche perché un ulteriore dilazionamento dei tempi sarebbe davvero inaccettabile.
Stiamo parlando di un settore importante ed essenziale per il nostro paese e la sanità pubblica, anche di fronte ai tentativi del Governo di centro destra di smantellarla, rimane uno dei capisaldi dello stato sociale.
I tagli che il Governo Berlusconi ha fatto alle Regioni avranno la conseguenza drammatica, non solo di mettere a rischio il diritto al contratto delle lavoratrici e lavoratori della sanità, ma produrranno una diminuzione della quantità e qualità dei servizi sanitari nel nostro paese a scapito, soprattutto, della fasce più deboli della popolazione.
Siamo stanchi di promesse e di ritardi inaccettabili. I lavoratori della sanità non sono più disposti ad ulteriori prese in giro. Vogliono subito vedere riconosciuto il loro diritto al contratto , lo ripeto, ormai scaduto da 28 mesi!!!
È evidente che se le controparti pubbliche non sottoscriveranno definitivamente il contratto le Organizzazioni Sindacali decideranno ferme azione di lotta per la difesa e la tutela dei diritti contrattuali dei lavoratori della Sanità Pubblica.
Chiedo ai Consiglieri Regionali, ai Sindaci, al Presidente dell'Amministrazione Provinciale, ai parlamentari eletti nella nostra provincia di sostenere in tutte le sedi opportune la battaglia a difesa di questi lavoratori.
Fateci sentire la vostra voce!
Il Segretario Generale
FUNZIONE PUBBLICA CGIL PISTOIA
Andrea Brachi