Vediamo quali “inesattezze” ci sono nella vostra propaganda.
È appena passata la Pasqua e, come si suole fare dopo qualche giorno di festa (fintanto che il nostro Presidente del Consiglio non le abolirà…) riprendiamo a lavorare e per quanto riguarda i Vigili del Fuoco vogliamo sia ritirare le fila del percorso del disegno di legge di riforma del rapporto di lavoro del contratto nazionale sia dare una risposta a quanto affermato pubblicamente la Cisl - Vigili del Fuoco.
Ormai ultimato l’iter in commissione parlamentare, il Disegno di Legge di riforma del rapporti di lavoro dei VV.F. presto approderà in aula del Senato per la definitiva approvazione. Ma dalla discussione in commissione, i cui verbali sono visionabili e scaricabili dal sito internet del Senato “lavori della 1° commissione affari costituzionali”, si evince ancor di più quanto siano giuste le nostre considerazioni espresse in precedenza. Ci dispiace per la Cisl che dice di sentirsi offesa dalle nostre affermazioni ma continua a non volere vedere (nella migliore delle ipotesi) le “prove” che sono a disposizione di tutti.
Comparto Sicurezza
La CISL continua a parlare di Comparto Sicurezza, cioè quello delle Forze di Polizia, in realtà anche nella discussione in Senato è stato confermato l’articolo 2 comma a) del ddl che recita: “a) istituzione di un autonomo comparto di negoziazione, denominato «vigili del fuoco e soccorso pubblico»,…
Quindi avremo un comparto autonomo e non rinnoveremo il contratto insieme alle altre Forze di Polizia come sostiene la Cisl. La Cisl forse è costretta a dire una cosa non vera visto che fino ad oggi ha rimproverato alla Funzione Pubblica Cgil il fatto di sostenere l’attuale collocazione contrattuale, quella del Comparto Aziende, che vedeva i Vigili del Fuoco praticamente da soli. Allora ci contestavate perché volevate i Vigili del Fuoco insieme alle altre forze di polizia; il risultato che avete ottenuto è quello di vedere di nuovo i Vigili del Fuoco da soli in un “autonomo comparto di negozziazione”. Ma allora, visto che voi il decreto lo caldeggiate é meglio stare da soli o in compagnia? Sarebbe bene che su quest’aspetto ci fosse da parte vostra maggiore chiarezza! Sicuramente, letto il decreto, la nostra futura collocazione non è il Comparto delle Forze di Polizia come andate propagandando.
Adeguamento degli stipendi alle forze di polizia.
Altra “inesattezza” dalle gambe corte. Non essendo nel comparto sicurezza non saremmo mai equiparati dal punto di vista economico alla Polizia di Stato. A questo dobbiamo aggiungere quanto affermato dal relatore Sen. Boschetto cioè che la riforma del rapporto di lavoro dei VVF non dovrà comportare costi aggiuntivi ne tanto meno prevedere automatismi. Quindi da dove verranno i soldi promessi dalla Cisl per l’adeguamento dei nostri stipendi a quelli delle Forze di Polizia?
Se qualcuno dubitasse di questa affermazione può tranquillamente consultare il sito del CONAPO (www.conapo.it) sindacato di destra che vuole trasformare in poliziotti i Vigili del Fuoco.
Diritti dei lavoratori
La Cisl dice che non cambierà niente dal punto di vista delle tutele sindacali. Allora perché al Senato sono stati bocciati tutti gli emendamenti presentati come il 2.13 che reintroduceva la contrattazione integrativa (che quindi non ci sarà più nel nuovo comparto) o come il 2.40 che voleva mantenere il settore amministrativo del CNVVF.
Per maggiori delucidazioni basta leggere i resoconti delle sedute della 1° Commissione Affari costituzionali pubblicato sul sito internet del Senato.
Stipendi
Anche la motivazione della differenza nelle retribuzioni non regge.
Basta prendere i vari contratti di lavoro (per esempio dal sito del CNEL) ed equiparare la voce degli stipendi tabellari per vedere che la differenza reale si aggira nell’ordine dei pochi euro e non sempre in favore delle Forze di Polizia.
Se qualcuno bara sulle cifre paragonando anche le indennità allora le cose cambiano però dovremo armarci e fare ordine pubblico per usufruire di quelle indennità. Ma questo la CISL non lo vuole vero?
Se qualcuno vorrà smentire anche queste nostre affermazioni si faccia avanti ma con prove tangibili e non con ”chiacchere” e/o funambolismi che di sindacato hanno poco o niente.
Siamo disponibili, come al solito, ad un confronto pubblico su queste tematiche.
Andrea Brachi - Segretario generale CGIL-FP di Pistoia
Stefano Spinicci - Responsabile Provinciale VV.F. di Pistoia