Il Piano Sanitario Regionale rilancia l’obiettivo ambizioso degli “obiettivi di salute”, come ad esempio la riduzione della mortalità infantile o la riduzione degli infortuni sul lavoro. Per raggiungere questi obiettivi si individuano gli strumenti dei Piani Integrati di salute, che, a livello territoriale, non solo sul sociale e sanitario ma anche su ambiente, formazione, lavoro, ecc., dovranno vedere ASL e Comuni impegnati nella programmazione integrata. In questo quadro assume una particolare rilevanza la sperimentazione della Società della Salute quale valorizzazione delle Istituzioni Locali in un ruolo di programmazione e governo degli interventi sociali e sanitari.
La rilevazione dei bisogni e la valutazione dell’efficacia dei servizi e delle prestazioni costituisce un aspetto imprescindibile al fine di un più proficuo esercizio delle prerogative dei Sindaci e delle loro Conferenze. L’idea è quella che la salute dei cittadini non dipende soltanto da quanto si investe in sanità ma anche da altri fattori. Il rilancio dell’assistenza territoriale, per la quale il PSR prevede una spesa del 52% dello stanziamento complessivo, avviene attraverso una più in-tensa partecipazione dei Comuni e dei suoi Consigli Comunali alla programmazione e governo degli aspetti sanitari, in particolar modo quando questi sono integrati con il sociale. I sindacati confederali e pensionati assumono la centralità del territorio e della zona distretto per la realizzazione di una vera inte-grazione socio sanitaria. Centralità del sistema territoriale-distrettuale, intesa come luogo nel quale si in-tercettano i bisogni, si interpreta la domanda di assistenza, si individuano le fonti del disagio, si incontra-no la programmazione sociale e quella sanitaria, si portano i servizi vicino alle persone e ai loro bisogni in forma partecipata con il pieno coinvolgimento delle rappresentanze sociali e delle comunità locali, si su-pera l’approccio alla politica sanitaria intesa solo come produzione ospedaliera e di posti letto: si afferma compiutamente il diritto alla salute e al benessere.
Quanto sopra, per le organizzazioni sindacali confederali e pensionati, è fondamentale appunto per realiz-zare una vera integrazione socio sanitaria e per mettere al centro il cittadino.
Tutto ciò lo abbiamo riscontrato nel Progetto Sperimentale per la Società della Salute della Valdinievole presentatoci dalla Conferenza dei Sindaci il 21 Luglio scorso. Per queste motivazioni e per l’accoglimento di tutte le richieste di modifica e integrazioni presentate nei giorni scorsi, CGIL e CISL presenti all’incontro del 5 Agosto u.s. hanno espresso parere positivo risultante dal verbale di concertazione sia per la correttezza del percorso di concertazione sia per il contenuto del progetto. All’incontro in rappre-sentanza della Conferenza dei Sindaci erano presenti: il Sindaco del Comune di Uzzano Rossella Pappa-lardo e il Vice Sindaco del Comune di Ponte Buggianese Gherda Maestripieri. Per il Sindacato: le Confe-derazioni CGIL - CISL, i pensionati e le categorie.
CGIL e CISL per l’importanza dello strumento della Società della Salute e, considerato, la ristrettezza dei tempi (27 Agosto 2004) invitano gli 11 Sindaci e i rispettivi Consigli Comunali di portare tale progetto in discussione e approvazione nel rispetto dei tempi.
Il nostro auspicio è quello che la sperimentazione sia omogenea di tutta la zona, ciò produrrebbe, indub-biamente una maggiore efficienza ed efficacia per la risposta ai bisogni dei cittadini.
CGIL Pistoia