Anche le recenti notizie apparse sulla stampa in merito alle “fughe” di pazienti dal Ceppo, testimoniano di quanto sia necessario giungere, in tempi brevi, ad avere certezze sulla realizzazione a Pistoia del nuovo Ospedale.
Tale fenomeno non è da attribuire esclusivamente alla struttura, ma sicuramente il vecchio presidio mostra tutti i suoi limiti, sia rispetto alla sua capacità di accoglienza e di accesso (vedi liste di attesa), sia a livello di funzionalità nella cura dei pazienti. Non è pensabile, negli anni 2000, tenere in piedi strutture senza un minimo di comfort alberghiero, camere con 4 e più letti di degenza senza condizionatori d’aria, con servizi igienici limitati, senza il minimo indispensabile per tutelare la privacy. Sono insufficienti gli spazi per l’organizzazione interna dei reparti, gli spazi a disposizione dei visitatori, vi sono problemi di sicurezza dei pazienti e degli operatori.
Solo chi non è attento alle questioni della sanità può affermare che sarebbe giusto consolidare l’esistente, senza bisogno di costruire un nuovo Ospedale.
La moderna organizzazione sanitaria prevede infatti camere a uno o due letti, aria condizionata in tutti i reparti mettendo al centro il cittadino, affinché siano i medici a ruotare intorno ai pazienti e non viceversa e che un Ospedale sia costruito secondo la logica del monoblocco disposto su più piani e non distribuito su un’area vasta com’è attualmente il Ceppo, anche per rispondere ad un problema di carattere economico perché l’Ospedale co-sì come è comporta costi altissimi di gestione (circa il 20%) in più in rapporto alle strutture monoblocco. Costi che derivano dai tempi di percorrenza: molti servizi si trovano, addirittura, dalla parte opposta a quella in cui è ricoverato il paziente e impongono il trasporto dello stesso con evidenti grossi disagi.
Se poi si volesse aggiungere un’altra motivazione, è sufficiente considerare gli investimenti ingentissimi che ogni anno si devono fare per cercare di adeguare il Ceppo alle esigenze dei pazienti. Se si sommano tutti gli in-terventi di manutenzione straordinaria di cui ha bisogno ed avrà bisogno l’attuale Ospedale, scopriremmo che una buona parte di risorse da investire si sono già trovate nei risparmi che si otterranno con la nuova struttura.
E’ per tutti questi motivi che occorre perseguire con determinazione la strada della realizzazione del nuovo Ospedale di Pistoia. A questo riguardo ci sentiamo in dovere di rivolgere un invito alle forze politiche, perché mettano al primo posto questa esigenza inderogabile rispetto alla questione della collocazione.
Non siamo certamente noi a dover valutare le congruità di un sito rispetto ad un altro. Non ne abbiamo le competenze, ma riteniamo comunque che la richiesta che arriva dalla Regione Toscana non sia un’imposizione nei confronti di Pistoia, ma la sollecitazione a confermare una collocazione che rappresenta pur sempre la prima scelta compiuta dal Consiglio Comunale.
Ci risulta che l’area dell’ex campo di volo era stata accantonata anche per gli alti costi di adeguamento. La disponibilità della Regione a concedere i relativi finanziamenti può consentire di superare ogni riserva. Si tratta di un’opportunità che la città non può permettersi di perdere anche perché grazie ad essa gli operatori sanitari po-tranno disporre di una palestra professionale adeguata a promuovere l’eccellenza assistenziale.
Ci auguriamo che tutti lavorino per dare a Pistoia una sanità migliore.
CGIL PISTOIA