Con l’avvicinarsi delle scadenze sul decreto flussi, nonostante l’impegno profuso dalla nostra Organizzazione per evitare il caos degli anni scorsi, il rischio è che la confusione sia inevitabile.
Forse non si tratta soltanto di inefficienza organizzativa, ma di una precisa volontà e responsabilità politica.
Sabato 18 è iniziata presso le Poste la distribuzione dei moduli, nella stessa mattina i moduli erano già finiti, frustando le attese di migliaia di persone e favorendo illecite attività di mercanteggio dei kit che anche sul nostro territorio si sono verificate, da parte di faccendieri che speculano sulla pelle degli immigrati.
I Patronati e i nostri uffici immigrazione, che hanno firmato un protocollo con il Ministero dell’Interno e che avrebbero dovuto avere i moduli a disposizione se non un minuto prima almeno in contemporanea, i moduli non ce l’hanno ancora perché il Ministero ha disdetto l’incontro che sarebbe dovuto servire a tale scopo.
Abbiamo appreso dalla direzione provinciale delle poste, non certo responsabile dei ritardi, che i kit saranno di nuovo disponibili nei prossimi giorni e consegnati ai Patronati soltanto a partire, forse, dal 24 p.v.
Giudichiamo questa situazione molto grave!
Perché mettere a dura prova la pazienza di persone immigrate, le aspettative di coloro per i quali questo momento rappresenta la sola occasione per poter vivere e lavorare regolarmente nel nostro Paese? Persone già penalizzate dal fatto che una legge, indegna di essere chiamata legge, lega questo loro sogno, alla durata di un contratto di lavoro che anche per gli italiani sappiamo essere precario, creando forme di nuove schiavitù che pensavamo ormai estranee alla nostra società da molti secoli.
Perché creare difficoltà ai datori di lavoro, alle famiglie che hanno bisogno di un aiuto, soprattutto per la cura degli anziani, che il nostro sistema di welfare, penalizzato da tagli sempre più pesanti da parte del governo, non riesce a soddisfare?
Perché rendere più difficile il compito ad associazioni e sindacati che cercano di dare servizi ed assistenza, in forma peraltro gratuita?
Un governo così poco attento alle politiche dell’immigrazione e ai diritti delle persone, non ci sorprende che ignori che l’agibilità amministrativa, da assicurare alle pratiche riguardanti gli immigrati, è parte integrante di una efficace ed effettiva politica di integrazione.
Nonostante le difficoltà i nostri sportelli saranno comunque, come sempre, di aiuto ai nostri utenti per tutte le pratiche necessarie.
La Segreteria della CGIL di Pistoia