Si è conclusa ieri davanti al Giudice del Lavoro Dott. Giuseppe De Marzo l’ennesima vertenza che la CGIL ha promosso contro un’azienda del Gruppo Answers (in questo caso la Audiotex srl) a tutela di una lavoratrice telefonista.
La causa in oggetto era stata promossa nel settembre 2005 rivendicando la sussistenza del lavoro dipendente con inquadramento nel CCNL del commercio rispetto al “solito” contratto a progetto.
Per evitare la condanna da parte del Tribunale, ancora una volta i legali di Answers hanno accettato di corrispondere una differenza retributiva di 7.500 euro + le spese legali, pari alla differenza tra i due contratti.
La CGIL e la lavoratrice erano assistite dal Legale Marica Bruni.
Poiché sono pendenti ancora decine di vertenze dall’esito scontato, sarebbe opportuno (anche per la liquidità del gruppo) che alla luce delle norme contenute nella legge finanziaria e del recente avviso comune Confindustria CGIL CISL UIL sui call center, il gruppo Answers si rassegnasse a dialogare con il sindacato, a sottoscrivere gli accordi necessari e ad applicare i giusti contratti di lavoro per i propri dipendenti.
Ci parrebbe la condizione preliminare prima di chiedere aiuto a “destra e a manca” per le commesse che rischia di perdere.
La CGIL di Pistoia