Lunedì prossimo, Pistoia sarà al centro dell'attenzione nazionale sul tema dell'industria e la mobilità, grazie alla pregevole iniziativa promossa da Assindustria nell'ambito del "Progetto per Pistoia" e che vedrà la presenza, tra gli altri del Ministro Matteoli, del Presidente di Finmeccanica Guargua-glini, dell'AD di Ferrovie Moretti.
A margine, l'Assessore Conti e Ferrovie dovrebbero siglare l'accordo per il sospirato raddoppio del tratto ferroviario Pistoia Montecatini sul quale va dato atto alla Provincia di Pistoia e alla Regione Toscana di aver incalzato in questi anni tutti i propri interlocutori per il conseguimento dell'obiettivo. Per Pistoia, per la sua industria più importante AnsaldoBreda, che "muove" tra diretti e indotto 2.500 persone solo in provincia, sono momenti molto delicati; i ritardi nell'indizione della gara sull'alta velocità, i tempi tecnici per il suo espletamento e quelli per lo sviluppo materiale del treno, uniti alla difficoltà di avere commesse consistenti dalle Regioni sulla mobilità locale, produrranno nei prossimi mesi difficoltà produttive serie che si scaricheranno inizialmente sulle aziende dell'indotto e successivamente sui lavoratori diretti. Per chi non lo avesse capito e sono in molti a non averlo capito, la mancata aggiudicazione della ga-ra sull'alta velocità in questo contesto, potrebbe essere esiziale. Credo sia giusto quindi sollecitare i prestigiosi ospiti che parteciperanno al meeting di lunedà, a par-tire dal Governo, e Ferrovie, sulla necessità di sostenere l'industria di materiale rotabile italiana, pur nel quadro di gare da effettuare nel rispetto di parametri internazionali definiti e affinché si adoperino perché le risorse messe a disposizione siano tali da non far apparire la gara una scatola vuota. Evitare poi, che la comprensibile tendenza di Alstom (monopolista a casa propria) a non far entrare sul mercato dell'A.V. italiana un competitore come Bombardier (alleato con AnsaldoBreda) porti, attraverso proposte al ribasso, a risultati rovinosi per il nostro territorio e l'industria italiana. Dopo che il consorzio NTV guidato dall'ex Presidente di Confindustria, "noto assertore del Made in Italy" ha garantito alla stessa azienda francese la commessa per l'A.V. della cordata privata, si potrebbe ottenere il brillante risultato di consegnare al monopolio francese anche la produzione di tutti i treni veloci che serviranno la rete italiana. E le fabbriche? E i lavoratori? Conosciamo l'attenzione del Ministro Matteoli per le imprese toscane, quella posta dal Presidente di Finmeccanica al risanamento finanziario di AnsaldoBreda, ancor più importante in un contesto in-ternazionale come quello odierno e tuttavia oggi siamo di fronte ad un passaggio decisivo davanti al quale non ci sono "pareggi" possibili; o l'azienda si rilancia e per questa via realizza investimenti importanti proprio su Pistoia, o sarà il declino. Le conseguenze per la provincia e la Toscana, che stanno pagando in queste ore un prezzo pesantissimo in termini occupazionali, sono facilmente in-tuibili.
Daniele Quiriconi