Anche quest’anno migliaia di persone alle manifestazioni del 1 maggio organizzate da CGIL CISL UIL di Pistoia; la Camera del Lavoro ringrazia i lavoratori e i pensionati che hanno partecipato ai cortei delle 9 iniziative svolte nella provincia.
I licenziamenti e la crisi economica con in testa il dramma dei lavoratori della Radicifil a rischio chiusura, sono stati al centro degli interventi di Daniele Quiriconi, Segretario Generale CGIL Pistoia, di Paolo Pagnini che ha preso la parola a nome dei lavoratori della Radici Group e Luigi Mastrosanti della UIL Nazionale.
I numeri della realtà della nostra provincia lasciano poco spazio alle sfumature: 217 imprese coinvolte dall’inizio dell’anno in crisi aziendali, 12 attualmente con procedure di licenziamento aperte, 3.100 lavoratori in cassa integrazione o in sospensione/riduzione di orario di tutti i settori manifatturieri e dei servizi coinvolti.
Una crisi di sistema che rischia di lasciare il nostro territorio impoverito di competenze professionali e di realtà produttive che ne mettono a rischio il profilo anche di fronte ad una ripresa internazionale e nel resto del Paese.
La CGIL rivolge nuovamente l’invito alle aziende perché non si scelga la strada del licenziamento prima di avere esperito e usato tutti gli ammortizzatori sociali che la legge propone; al governo chiediamo politiche mirate a sostegno dei settori manifatturieri più in difficoltà (dall’arredamento al sistema moda), così importanti per la nostra provincia e per i quali nessuna misura concreta è stata assunta dal governo centrale.
CGIL Pistoia