Relazioni industriali sempre più degradate
Qualche giorno dopo un “rassicurante” incontro del Presidentee AD di Finmeccanica Guarguaglini con Sindaco di Pistoia e Presidente della Regione, che ha evidentemente sorvolato sul dettaglio degli aspetti occupazionali, AnsaldoBreda annuncia licenziamenti tra gli impiegati e nell'indotto e cassa integrazione.
Se quest'ultima era un dato atteso e le volontà sull'indotto e “l'incentrato” erano evidenti già dalla lettura del cosiddetto piano industriale presentato nelle settimane scorse, inatteso è giunto l'annuncio di licenziamenti tra gli “indiretti”.
La risposta di massa di tutto lo stabilimento e dell'indotto con il corteo che ha attraversato la città e raggiunto la Prefettura sono l'unica risposta che i lavoratori potessero dare.
E' evidente che per la qualità oltre che per la quantità dei licenziamenti tra i tecnici e gli impiegati, prende corpo l'idea, da tempo paventata dalla CGIL, di un progressivo svuotamento dell'azienda, reso più facile dalla specializzazione per funzioni degli stabilimenti e dalle caratteristiche dell'accordo sull'Alta Velocità con il partner Bombardier.
La Segreteria della Camera del Lavoro di Pistoia, nel respingere l'impostazione dell'azienda, sottolinea come questa vicenda, anche per il metodo, rappresenti un ulteriore elemento di degrado nelle relazioni industriali tra il Gruppo e le Organizzazioni Sindacali.
Certo apprezziamo l'ulteriore intervento della Holding Finmeccanica per il risanamento; non possiamo però non rilevare come i “buchi” di bilancio e le inefficienze, dalla vicenda danese in giù, siano ascrivibili ad un management di discutibile capacità, che nonostante gli avvicendamenti operati dall'azionista, con 3 differenti A.D. in 6 anni, non è riuscito a garantire, al di là dei problemi connessi al ritardato avvio della gara sull'A.V. quell'equilibrio organizzativo nell'azienda che si punta oggi a recuperare con i licenziamenti.
Le istituzioni locali, a partire dalla regione, chiedano con forza al presidente e AD di Finmeccanica Guarguaglini, conto delle scelte fallimentari di questi anni!!
Il Governo faccia qualcosa per non smantellare quel che rimane dell'industria ferroviaria nazionale.