Lavoratori atipici e somministrati
Nel linguaggio comune i termini “lavoratori precari” e “lavoratori atipici” indicano in maniera spesso indistinta l’universo dei rapporti di lavoro ad elevato contenuto di instabilità.
La prima distinzione che occorre sottolineare riguarda:
- i contratti atipici per definizione (di natura subordinata ma con una durata predeterminata e/o uno svolgimento parziale) ai quali tuttavia si applicano le regole del lavoro subordinato e quindi le relative condizioni economiche e normative previste dai contratti collettivi. Sono i c.d. lavoratori in somministrazione, dipendenti cioè di un'Agenzia per Il Lavoro autorizzata dal Ministero e collocati dalle stessa a lavorare presso un'impresa utilizzatrice.
- i c.d. “parasubordinati” (per maggiore chiarezza i cosiddetti Co.Co.Co. o Co.Co.Pro.).
In entrambi i casi la legittimità del loro utilizzo va verificata sia esaminando il contenuto del contratto sottoscritto, sia le modalità di effettivo svolgimento del rapporto. Il Nidil-CGIL può assistere i lavoratori interessati da queste forme di lavoro.
Per tale motivo la cosa più opportuna è quella di rivolgersi per i primi alla Categoria sindacale cui si riferisce il contratto collettivo applicato dall'utilizzatore, per gli altri alla Categoria che si occupa della tutela dei lavoratori a progetto (ex Co.Co.Co.), cioè Nidil-CGIL.
E’ anche possibile rivolgersi ad uno dei nostri Uffici Vertenze Legali presenti sul territorio.
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